Inaugurato lo scorso 26 marzo il nuovo nodo di scambio di Velletri. L’infrastruttura, per anni lasciata in uno stato di degrado, è stata riqualificata grazie a un investimento di 350mila euro da parte di Cotral. Nuove pensiline, arredi, locali per gli autisti del Cotral, la ristrutturazione della facciata, vetrate, pensiline, la videosorveglianza h24 e a breve anche i tornelli.
Bello e tutti si sono recati all’inaugurazione, ma nessuno si è accorto che il percorso per i non vendenti, che porta all’ascensore finisce di fronte ad un pannello di ferro, perché l’ascensore non c’è.

A segnalare questa incresciosa situazione è stato il giornalista Andrea Palladino, che sul suo social ha postato i video che sono inequivocabili.

E un disabile o un non vedente, come dovrebbe arrivare sul piazzale della stazione?
A piedi, salendo una tortuosa scala. Per chi può salirla una scala tortuosa e senza corrimano. Per chi ha problemi di deambulazione il nodo di scambio è inaccessibile.
Veramente 350 mila euro spesi “bene“, con nessuna attenzione ai diversamente abili e ai non vedenti. Però il nastro è stato tagliato, alla presenza dei vertici del Cotral con il Presidente Manolo Cipolla, degli assessori regionali Righini e Ghera, del Sindaco Cascella, dell’assessore Quattrocchi. Tutti contenti, con tanto di fotografie e toni trionfalistici a favore dei giornalisti presenti, ma nessuno si è accorto di questa mancanza.
Una ristrutturazione attenta, avrebbe dovuto tenere conto del completamento del percorso per i diversamente abili, i non vedenti per i quali si è predisposto il percorso assistito e gli anziani, i quali sono quelli che questo percorso non lo potranno fare o peggio dovranno fare le scale per raggiungere il treno.
E bravo il Cotral, davvero molto attento alle esigenze dei cittadini e passeggeri. Manolo Cipolla nel presentare i nuovi locali del nodo di scambio ha parlato di “rendere l’esperienza degli utenti più piacevole e sicura.” Una affermazione che sa di presa in giro, per coloro che questo nodo di scambio non lo potranno usare, per colpa della mancanza di sensibilità e di attenzione di chi lo ha ristrutturato.