Il Comitato protezione boschi dei Colli Albani torna ancora sui tagli sul monte Cavo e sulla via sacra.
Tagli secondo il Comitato, che stanno impoverendo i boschi e “spelacchiando” la montagna. Il Comitato fa anche una forte critica agli organi di controllo, tra cui il Parco dei Castelli Romani, reo secondo loro di non effettuare i dovuti controlli.
“La Via Sacra si percorre per raggiungere i monti più alti del nostro Parco ossia Monte Cavo e Maschio delle Faete, che sono stati entrambi gravemente danneggiati dal taglio ceduo.” scrive in una nota il Comitato protezione Boschi dei Colli Albani.
“Questa zona oltre ad avere un valore paesaggistico incredibile, è anche uno dei punti più importanti del territorio dal punto di vista archeologico.”
“Questa è una area di pregio archeologico, non dovrebbe essere protetta dal parco e dalla sovrintendenza?”
“Il nostro piccolo Monte Cavo (950 m s.l.m.) e i suoi boschi sono stati da sempre considerati sacri: prima dalle popolazioni preromane, poi dai romani stessi. Monte Cavo era così importante perchè sulla sua cima sorgeva il tempio di Giove Laziale.”
“Ogni anno, presso il tempio, si tenevano le Feriae latinae, grandi celebrazioni in onore di questa divinità, particolarmente importante nel Lazio. La strada che risaliva il monte per raggiungere questo luogo sacro prese quindi proprio il nome di Via Sacra, che si conserva tutt’oggi in ottimo stato.”
“Nonostante questo punto sia di incredibile valore storico, non è stato risparmiato minimamente dal taglio dei boschi. È stato disboscato tantissimo sulle pendici dei monti, lasciando queste aree con pochi alberi in piedi e il terreno ormai morto, privo di sottobosco e pieno delle tracce dei cingolati che con prepotenza sono entrati nel delicato ecosistema boschivo, distruggendolo.”