Stava passeggiando con i suoi amici, a Genzano di Roma, quando hanno deciso di prendere via Perino, la strada che collega con Nemi, Fabrizio P. 14 di Ariccia non sapeva e non immaginava quello che stava per succedere.
I ragazzi a questa età sono esuberanti, quell’esuberanza tipica di un ragazzo che ha tutta la vita davanti.
Così decidono di scendere per la strada e poi la tragedia. Un gioco fatale, una distrazione, una scarsa valutazione del pericolo?
Il ragazzo, dalla prima ricostruzione dei carabinieri, si sarebbe aggrappato ad un ramo di un albero, che avrebbe ceduto di schianto, facendo precipitare il giovane.
Un volo di circa 40 metri finito su un costone di roccia. I suoi amici terrorizzati e disperati hann9 subito chiesto aiuto, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Nemi e i Carabinieri della compagnia di Velletri e di Genzano di Roma.
Le condizioni del ragazzo sono apparse subito disperate e anche per raggiungere il luogo della disgrazia non è stato facile visto che i soccorritori hanno dovuto lasciare la macchina a circa un chilometro di distanza.
La tragedia ha scosso Genzano, tanti i cittadini e i curiosi che si sono avvicinati per capire che era successo.
Purtroppo per il giovane non c’è stato nulla da fare e si è spento poco dopo.
Il magistrato ha restituito nella tarda serata di ieri il giovane corpicino ai genitori straziati dal dolore, per poter predisporre le esequie funebri.
La notizia si è sparsa subito anche ad Ariccia, dove il giovane viveva con la famiglia, creando nello sconforto gli amici, i conoscenti e la città tutta, ancora incredula che un così giovane vita potesse interrompersi per una fatalità.
Via del Perino luogo, adesso anche tristemente noto, oltre che essere oggetto di forti polemiche nelle scorse settimane.
Via del Perino è infatti oggetto di una lavoro di riqualificazione per la realizzazione di un progetto di PNRR che prevede una ciclopedonabile fino al lago di Nemi e la strada tecnicamente sarebbe interdetta al transito.
Una strada chiusa da circa 10 anni che questi lavori di sistemazione dovevano restituire alla collettività.
La strada inoltre è chiusa con delle recinzioni, che sistematicamente vengono buttate a terra da chi, incurante del divieto, vuole comunque passarci.
I lavori di messa in sicurezza sembravano il prologo alla soluzione del problema, invece I lavori sono stati sospesi dopo che la ditta incaricata del primo stralcio, ha tagliato un leccetto secolare. A seguito di ciò il sindaco Zoccolotti ha revocato l’incarico alla ditta e sospeso i lavori.
Ora questa tragedia, che lascia attoniti.