Le opposizioni consiliari del comune di Velletri, PD, Noi Domani, Europa verdi- sinistra, Beni comuni, Buona Velletri hanno consegnato al termine del consiglio comunale di martedì scorso, la richiesta di convocazione di un consiglio comunale straordinario per discutere dei fatti riportati dalla trasmissione 100 minuti, andata in onda su la 7.
Nessun j’accuse da parte dell’opposizione, ma la richiesta di condividere insieme alla maggioranza un “percorso che porti il consiglio comunale e la cittadinanza ad avere consapevolezza con azioni mirate al contrasto della criminalità organizzata e alla difesa della legalità sul territorio.” Recita la richiesta della convocazione straordinaria del consiglio comunale.
“Crediamo infatti che la politica e le cariche istituzionali – si legge nella convocazione del consiglio comunale straordinario – debbano avere un atteggiamento di ferma condanna nei confronti dei fenomeni di criminalità organizzata, omicidi e riciclaggio che, secondo l’inchiesta condotta sul programma su citato hanno coinvolto e coinvolgono anche la città di Velletri. Nel rispetto della democrazia e per l’urgenza dettato dallo sgomento e dalle reazioni che ha provocato questa vicenda nella nostra città ci auguriamo che il consiglio comunale venga convocato al più”
Questa la richiesta delle opposizioni. Va detto che al termine del consiglio scorso, sembrava possibile inserire una data concordata unanimemente da tutti i gruppi consiliari, poi il dietro front.
L’impegno era quello di indicare una data, a breve, per discutere di questa situazione, ma lo stesso presidente del consiglio, Ladaga, ha cercato di spiegare che viste le interrogazioni parlamentari e regionali in corso, non c’erano le condizioni per indicare una data.
Dopo questa affermazione e senza la disponibilità ad una data decisa unanimemente, l’opposizione ha presentato la richiesta di convocazione del consiglio straordinario.
Allegato alla stessa convocazione anche l’ordine del giorno che si dovrà discutere ed eventualmente approvare, nel quale si invita l’amministrazione comunale ad aderire all’associazione Avviso Pubblico.
Oltre all’adesione all’Associazione che raccoglie enti locali e regioni contro le mafie e corruzione, l’ordine del giorno impegna l’Amministrazione comunale ad organizzare insieme ad Avviso Pubblico una formazione mirata sia per il personale dipendente che per gli organi politici incluso tutto il consiglio comunale e ad organizzare momenti di confronto con tutti i cittadini sul tema della legalità.
Si chiede inoltre ai consiglieri comunali a rispettare la “Carta di Avviso Pubblico” che ha visto già l’adesione di diversi consiglieri comunali.
Una richiesta sensata alla quale vedremo cosa avrà da dire la maggioranza e soprattutto il sindaco Cascella, che proprio in quanto primo cittadino avrebbe potuto promuovere lui stesso una iniziativa simile, dopo la messa in onda della trasmissione, invece di trincerarsi dietro il diritto – seppur legittimo – di esercitare la professione forense e di svolgere la funzione di Sindaco.
Proprio questa sua “difesa d’ufficio” ha prodotto polemiche e reazioni contrastanti che di fatto non hanno giovato all’immagine del Sindaco e della città.
Come farà a dire di no a questo ordine del giorno la maggioranza? L’adesione ad Avviso Pubblico e la calendarizzazione di alcuni eventi istituzionali potrebbero portare Velletri a diventare un modello virtuoso di contrasto alla criminalità organizzata, soprattutto se in prima fila ci sarà il Sindaco Cascella e tutto il consiglio comunale.
Staremo a vedere, intanto, quando sarà calendarizzata la discussione, che da regolamento dovrà essere espletata entro 20 giorni dal protocollo della richiesta.
Lunedì 6 maggio, infatti è stata convocata la conferenza dei capigruppo che probabilmente dovrà discutere la calendarizzazione di questo consiglio straordinario.
Ma cosa è Avviso Pubblico? L’associazione Avviso Pubblico, riunisce e rappresenta regioni, Provincie e Comuni, impegnati a diffondere i valori della legalità e della democrazia e considerato che è obiettivo comune di tutti i cittadini e ancora di più per chi amministra un Comune, mantenere alta l’attenzione sulla legalità. “Avviso Pubblico. Enti locali e regionali contro mafie e corruzione” ha nel proprio Statuto all’art.2 i seguenti scopi e finalità:
Promuovere la cultura della legalità, della pace tra i popoli e della non violenza.
Diffondere i valori costituzionali della democrazia, della trasparenza, della giustizia, dell’uguaglianza, della solidarietà e la cultura della legalità costituzionale e della cittadinanza attiva e responsabile, attraverso l’impegno concreto degli enti locali che vi aderiscono
Mettere in rete gli enti locali e territoriali d’Italia per favorire lo scambio di esperienze ed informazioni socioculturali per contribuire alla crescita del singolo e delle comunità dei cittadini
Promuovere iniziative dirette allo studio di procedure che consentano agli enti di agire con trasparenza ed integrità
Offrire servizi agli aderenti che lo richiedano in merito a: organizzazione dei seminari, incontri, rassegne, convegni cineforum, corsi di formazione rivolti ai cittadini, amministratori locali e personale della Pubblica amministrazione, corsi di orientamento e formazione professionale, promozione di scambi culturali e professionali tra dipendenti o servizi dei vari enti
Svolgere ricerche e studi sui temi inerenti alla criminalità organizzata, la corruzione e la sicurezza, l’immigrazione, i mercati illeciti (traffico di droga, armi, esseri umani, traffico illecito di rifiuti, usura, racket, infiltrazioni negli appalti, ecomafie) nonché le modalità che rendono possibile la realizzazione di interventi di contrasto e prevenzione della criminalità e la diffusione della legalità costituzionale
Organizzare sportelli locali che forniscano informazioni
Realizzare campagne di comunicazione locali, nazionali ed internazionali
Promuovere la nascita di una rete internazionale degli enti locali e territoriali impegnati nella prevenzione dei fenomeni di criminalità corruzione e illegalità e nella promozione dei diritti e della giustizia sociale.
Partecipare a programmi e progetti ed azioni promossi dalla Unione Europea
Costituirsi parte civile ai sensi delle leggi vigenti, in giudizi civili e penali peer il risarcimento dei danni derivanti dalla lesione di interessi collettivi.
Ricorrere alla giustizia amministrativa per l’annullamento di atti illegittimi lesivi degli interessi collettivi