Un evento che, se organizzato per bene, avrebbe potuto sicuramente fare parlare, e per molto, di Velletri.
Invece, ancora una volta, nonostante i selfie sorridenti, la festa ha avuto strascichi di polemiche già a partire da sabato scorso, dopo l’inaugurazione della manifestazione, che si è svolta presso il mercato ortofrutticolo di Rioli.
Code lunghissime ed anche due ore d’attesa per poter gustare i tradizionali carciofi alla matticella, al costo di 5 euro l’uno (mica tanto popolare ndr).
Il problema è stato tutto nell’organizzazione dell’evento, che avrebbe dovuto tenere conto della possibile massiccia affluenza di persone, che spinte dal bel tempo si sono avventurate alla volta di Velletri per scoprire questa prelibatezza tutta velletrana.
Sotto i post social centinaia di commenti negativi relativi alla disorganizzazione, alla mancanza dei piatti richiesti, alle lentezze con le quali si svolgevano le operazioni di cassa.
Nonostante questi errori organizzativi, in tantissimi si sono ritrovati al mercato ortofrutticolo, si parla di 4000 carciofi fatti alla matticella in due giorni e gli stachanovisti dell’attesa non hanno rinunciato ai carciofi, aspettando anche due ore in fila.
Come riportato in un post social, da una delle associazioni che ha contribuito alla organizzazione dell’evento, se è vero che sono stati cotti 4000 carciofi, venduti al costo di 5 euro l’uno fatevi voi i conti di quanto si è incassato. Senza considerare bibite e altri piatti distribuiti.
A questo va aggiunto anche il contributo del comune di Velletri che compresa anche la festa della pizza è di 50.000. Saremo curiosi di capire, in fase di rendicontazione, come sono state usate le risorse pubbliche destinate alla festa del carciofo alla matticella.
Ma questa amministrazione sta ormai abituando cittadini e turisti a queste figure, basti pensare al Natale e allo squallore con cui si è tenuto e le polemiche che ne sono scaturite.
Questa festa poteva essere un modo per rilanciare la città, ma tantissime persone venute da fuori città, dopo aver pazientemente aspettato, hanno poi deciso di andarsene altrove.
Questi sono i risultati quando, nonostante la buona volontà, l’organizzazione non è in grado di strutturarsi al meglio e di non farsi trovare impreparati.
Tant’è che anche l’assessore all’agricoltura ha dovuto ammettere che qualcosa nell’organizzazione non ha funzionato a dovere.
Per guardare al bicchiere mezzo pieno, va detto che le persone hanno voglia di socialità e manifestazioni del genere danno modo a tutti di poter partecipare per passare qualche ora in compagnia di amici e in maniera spensierata.
Gli stessi organizzatori saranno quelli che dal 30 maggio al 2 giugno terranno presso il campo sportivo comunale la festa della Pizza. Vedremo se questa volta l’organizzazione sarà migliore.