Ha dell’inverosimile quanto è accaduto ieri a Velletri.
In pompa magna era stato pubblicizzato un incontro cittadino per parlare della struttura dell’opera Pia Berardi, una casa di riposo per anziani bisognosi, chiusa da mesi con gli anziani trasferiti in altre strutture sanitarie.
Un incontro nel cui invito campeggiava il logo della Regione Lazio e della Direzione regionale inclusione sociale quale promotrice dell’evento, e al quale hanno partecipato in tanti, anche diversi consiglieri comunali della maggioranza di destracentro.
Tra l’altro per trattare un tema sensibile, ovvero quello di trovare una soluzione per l’Opera Pia Berardi, che sta a cuore a tanti cittadini veliterni.
La locandina dell’evento proponeva come titolo “Giu le mani dal Berardi”, anticipando la costituzione di una associazione per la difesa degli anziani bisognosi, invitando i cittadini a salvare la struttura donata alla città dalla famiglia Berardi nel lontano 1905.
Con tanto di logo della Direzione regionale inclusione sociale. Ebbene chi ha organizzato l’evento ha millantato il coinvolgimento della Regione, la quale via email ha sconfessato tale partecipazione e coinvolgimento.
Di fatto una bufala. A darne notizia i partiti di opposizione che nella mattinata hanno scritto alla direzione regionale inclusione sociale che, fatte le dovute verifiche, ha smentito categoricamente il suo coinvolgimento.
L’email inviata dal referente di Europa verdi-sinistra, beni comuni, Massimo Morassut, alla Direzione Regionale inclusione sociale, recitava il seguente testo:
“Buongiorno,
ho appena avuto notizia dai social di questa iniziativa in data odierna a Velletri, della vs direzione, nel merito è possibile sapere chi interverrà per la Regione?
L’argomento è molto delicato e importante per la Città e la costituzione di una associazione da parte della Regione seppur insolita è un segnale positivo.
Un saluto
allego comunicazione”
Alla Direzione regionale è stata inviata copia della locandina, con tanto di logo regionale, che invitava la cittadinanza a partecipare all’evento del 9 maggio alle ore 17 per discutere delle possibili azioni da mettere in campo per trovare soluzioni all’Opera Bia Berardi.
La risposta arrivata, sempre via email dalla Direzione regionale inclusione sociale ha spiazzato tutti. Questo il testo della email arrivata dalla direzione che alleghiamo:
“Da: Direzione Inclusione Sociale <direzioneinclusionesociale@regione.lazio.it>
Date: gio 9 mag 2024 alle ore 13:57
Subject: Iniziativa 9 maggio Velletri
Gentilissimo,
su disposizione della Direttrice, si rappresenta che l’iniziativa da lei segnalataci è stata organizzata autonomamente dall’Ente, senza il coinvolgimento della Regione Lazio, utilizzando il Logo regionale senza la prevista autorizzazione.
Si rappresenta altresì, che la scrivente direzione ha contattato l’Ente in questione, che ha prontamente rimosso l’invito con il logo della Regione.
Cordialmente
SEGRETERIA DI DIREZIONE
DIREZIONE REGIONALE INCLUSIONE SOCIALE
VIA R. R. Garibaldi, 7
00145 ROMA
FISSO: +39.06.51.68.86.41
direzioneinclusionesociale@REGIONE.LAZIO.IT
WWW.REGIONE.LAZIO.IT
Ora, se tutto ciò non fosse vero sarebbe da ridere. Roba che neanche nei film di Totò e Peppino. Una imbarazzante situazione, quella di millantare l’intervento della Regione per una questione delicata e che sta a cuore a centinaia di cittadini.
Altro che la vicenda legata al finanziamento della associazione Minermes, qua si è andato oltre.
E che dire della partecipazione di consiglieri comunali, e di post social rilanciati, magari in buona fede, da esponenti politici molto noti in città e che hanno a cuore la vicenda della chiusura dell’Opera Pia Berardi?
Qui prodest tutto ciò? Ma come si fa ad autorizzare un incontro pubblico nella sede del palazzo comunale, promosso da un’associazione che si presenta con un logo istituzionale, senza aver fatto le verifiche del caso?
Chi si è permesso di millantare il coinvolgimento della Direzione Regionale Inclusione Sociale, senza che questa ne sapesse qualcosa?
l’Incontro si è svolto comunque e si è discusso di quali potrebbero essere eventuali scenari e proposte per la struttura oggi lasciata in pieno abbandono. E forse chi ci ha partecipato neanche sapeva di questo retroscena.
E precisiamo che la vicenda dell’Opera Pia Berardi meriterebbe una giusta attenzione con il coinvolgimento del consiglio comunale, di chi l’ha gestita, della Curia e di tutti i cittadini, cercando di restituirla al suo originario utilizzo, scongiurando eventuali e possibili speculazioni.
L’opposizione, però, non è stata a guardare e nel pomeriggio, dopo aver completato le verifiche ha reso nota la vicenda con un comunicato che riportiamo di seguito:
“Ora, dovrebbe essere in corso, cosa non è chiaro per quanto scritto. Un po’ come fosse un’assemblea o meglio una cosa.”
“Ma convocata in sede istituzionale, da una Direzione della istituzione regionale su un tema molto delicato.”
“Contattata la Direzione, che appare su carta intestata con tanto di logo, si acquisisce netta SMENTITA e pronta segnalazione all’Ente.”
Insomma.
“Una fantomatica associazione di cui il nome non è chiaro, convocata da chi non è chiaro presso il palazzo comunale a nome della Regione falsificando la carta intestata, usando senza autorizzazione il logo della Regione, convoca una pubblica assemblea e per questo gli viene concesso uno spazio istituzionale.”
“Se la situazione non fosse seria ci sarebbe tanto tanto tanto tanto da ridere.”
Verdi Ecologisti Velletri
Pd Velletri
Noi Domani Velletri
MoVimento 5 Stelle Velletri