In un pomeriggio assolato, si è svolto il sit-in del Comitato Protezione Boschi dei Colli Albani nel pieno centro cittadino di Velletri.
Uno striscione, tante foto appese, volantini e una serie di interventi degli attivisti che hanno spiegato i motivi della manifestazione.
Tanti i cittadini incuriositi che si sono fermati per raccogliere informazioni, leggere il volantino.
Il Comitato si batte da mesi per scongiurare lo sfruttamento massivo del taglio dei boschi cedui dei Castelli Romani.
Da Rocca di Papa, Genzano di Roma, Nemi, Montecompatri, Lariano e Velletri. Ed ha anche puntato il dito contro l’Ente Parco dei Castelli Romani, reo secondo il comitato di girarsi dall’altra parte, mentre i boschi vengono tagliati.
Oltre al Comitato presente anche Italia Nostra con Enrico del Vescovo.
In piazza Cairoli presenti diversi agenti del Commissariato di Polizia e dei Carabinieri ad osservare che il sit-in si svolgesse nel migliore dei modi.
I cittadini che si sono intrattenuti hanno potuto vedere anche dal resoconto fotografico, quanto è accaduto dopo la concessione affidata dal Comune di Velletri alla ditta Leoni che sta realizzando le attività di taglio sul monte Artemisio.
Il Comitato ha parlato di tagli con scarsi controlli, di ulteriori danni accertati e non sconfessati dal coordinatore tecnico dr. Dezzi, del processo in corso che riguarda la ditta concessionaria per peculato, la cui prossima udienza di svolgerà il prossimo febbraio 2025.
Hanno chiesto a gran voce la revoca della concessione, da parte del Comune, alla ditta incaricata.
Una revoca gridata a gran voce anche da esponenti di destra che in campagna elettorale hanno gridato allo scandalo per i tagli effettuati sull’Artemisio, che avrebbero revocato la sospensione un a volta eletti.
Invece una volta sedutisi sui banchi del comune e presi gli incarichi di assessore, delle loro promesse non se ne è fatto più nulla, anzi il sindaco Cascella, che nelle contrade di montagna ha preso tanti voti anche grazie alle promesse fatte ai cittadini sullo stop del taglio dei boschi, ha tirato diritto e la ditta concessionaria continuerà a tagliare i boschi come previsto.
“I boschi dei Castelli Romani vanno salvaguardati, vanno preservati dai tagli massivi dei castagni – hanno detto gli esponenti del Comitato – bisogna ripensare le modalità, bisogna salvaguardare il sottobosco, soprattutto in questo periodo difficile, dove il cambiamento climatico sta condizionato le stagioni, bisogna evitare l’impoverimento dei nostri boschi. Per questo la nostra battaglia a salvaguardia del patrimonio boschivo dei Castelli proseguirà senza sosta”