In questi giorni TIM sta procedendo alla disattivazione di decine di centrali in rame in tutta Italia.
Si tratta del primo step di un percorso di lungo periodo che nei prossimi quattro anni coinvolgerà circa 6.700 centrali in cui è impiegata la medesima tecnologia: in questo modo l’azienda punta a destinare maggiori investimenti nella banda ultra larga, adeguando le dotazioni tecnologiche attualmente operative per migliorare – o almeno così auspichiamo – le prestazioni e la qualità del servizio.
Questo processo di innovazione, porterà però delle problematiche e dei possibili disservizi, così Federconsumatori ha preso posizione a favore dei consumatori.
“La nostra associazione sarà parte attiva dell’interlocuzione e del confronto con l’operatore, svolgendo allo stesso tempo una capillare azione di comunicazione finalizzata ad informare gli utenti nella misura più ampia e completa possibile nonché prestando tutto il supporto necessario ai clienti coinvolti, i quali, lo ricordiamo, non dovranno sostenere alcun costo per il passaggio rame-fibra.” ha detto la segretaria nazionale di Federconsumatori.
“Naturalmente monitoreremo lo svolgimento dell’operazione per l’intera durata del processo e verificheremo che anche l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che ha approvato l’adeguamento tecnologico, adotti tutti gli strumenti necessari ad assicurare un adeguato livello di tutela degli utenti.”
“A tale proposito invitiamo i cittadini a seguire gli aggiornamenti sul nostro sito web e sulle nostre pagine social e a rivolgersi alle sedi dell’Associazione presenti su tutto il territorio nazionale per informazioni e assistenza e per segnalare eventuali disservizi.”