Nonostante il tempo incerto una trentina di persone si sono date appuntamento per la passeggiata ecologica di sensibilizzazione sulla via Sacra e Monte Cavo.
Con la presenza del Comitato Protezione Boschi dei Castelli Albani, della Brigata Messalla di Ciampino e di Italia Nostra sezione Castelli Romani, i cittadini provenienti da Rocca di Papa, Velletri, Ariccia e Ciampino, si sono incamminati lungo la via Sacra.
Evidenti i segni del disboscamento lungo il percorso che accompagna i viandanti dalla via Sacra alla vetta del Monte Cavo.
Fascine di legna lasciati a terra e lungo il costone, segni di piccoli sbancamenti, ma quello che lascia di più senza parole alcuni tronchi tagliati per essere trasportati che non appartengono al bosco ceduo.
Infatti sembrerebbe che il taglio autorizzato fosse solo di legno di castagno, invece a terra in bella vista, come testimoniano le nostre foto, ci sono alberi di altra specie tagliati e pronti ad essere portati via.
Il Comitato Protezione Boschi, la Brigata Messalla e Italia Nostra si soffermano proprio su questo aspetto
“Noi riteniamo che questo modo di amministrare il patrimonio boschivo pubblico non va bene. Si rovinano gli ecosistemi, si impoveriscono i nostri boschi, ma soprattutto non ci risulta che ci siano controlli da parte di nessuno. Prova ne sono gli alberi abbattuti e che non dovevano esserlo.”
Sempre gli esponenti dei comitati sono in attesa di una convocazione da parte dell’Ente Parco dei Castelli.
“Abbiamo chiesto all’Ente Parco e al direttore dr. Angelone un incontro nel quale vogliamo evidenziare queste situazioni” hanno detto ma ad oggi non è stato ancora fissata una data.
“Ci hanno fatto anche sapere che per loro le procedure sono apposto, ma sono disponibili comunque ad un confronto. Noi vorremmo come vengono fatti i controlli, chi sono gli agronomi che si rapportano con il Parco e con le Amministrazioni Comunali.” dicono i referenti delle associazioni ambientaliste
Ci sarebbe anche da capire come vengono scelto i collaudatori, come avvengono i collaudi, chi sovraintende alle operazioni di taglio, perché in queste attività si possono registrare delle anomalie, fortuite e non.
Lungo la via sacra, comunque anche alcuni acciottolati sono saltati via, la ditta dovrà ripristinarne lo stato dei luoghi? Normalmente dovrebbe essere così.
Inoltre le operazioni silvoculturali in zona protetta dovrebbero essere sospese entro aprile, quelle non in zona protetta entro luglio. Nei cartelli non si fa riferimento a niente di tutto ciò.
Se si sta continuando a tagliare o a portare via gli alberi chi ha autorizzato a farlo?
In più c’è il ruolo dell’amministrazione comunale demandata comunque al controllo di quanto accade nel patrimonio comunale, che vale la pena ricordare è patrimonio di tutti i cittadini.