Dopo otto ore di deliberazioni, il Tribunale di Cassino ha emesso la sentenza di primo grado riguardante il processo “Welcome to Italy”. Sono state pronunciate 17 condanne e cinque assoluzioni, per un totale di pene che superano i 50 anni di carcere. Questo procedimento giudiziario ha avuto origine dall’indagine avviata nel 2019 dalla Guardia di Finanza e dalla polizia sull’utilizzo dei fondi pubblici destinati all’accoglienza dei migranti nelle province di Frosinone, Caserta, Isernia, Latina e Rieti.
Soldi per i richiedenti asilo spesi per feste, ville e macchine
L’inchiesta ha coinvolto tre cooperative accusate di aver utilizzato i fondi destinati all’assistenza dei richiedenti asilo per scopi personali. Tra le accuse, l’uso del denaro per festeggiamenti di compleanni, la ristrutturazione di una villa con annesso campo da tennis e l’acquisto di costosi SUV. Inoltre, sono emerse fatture per operazioni inesistenti e richieste di rimborso per rifugiati che non erano più in Italia. I migranti venivano spesso sistemati in appartamenti fatiscenti e infestati da blatte.
Secondo la Procura, l’intero schema ha coinvolto anche politici e amministratori locali di Ciociaria e del Molise. Complessivamente, 22 persone sono state processate con accuse che vanno dalla corruzione alla truffa, dall’abuso d’ufficio all’emissione di fatture false. L’ex sindaco di Cassino, Bruno Scittarelli, è stato assolto dall’accusa di associazione per delinquere, accusa che è stata archiviata anche per suo figlio e altri quattro imputati.
Le condanne
Il giudice Marcopido, ha emesso condanne significative nel processo “Welcome to Italy“. Paolo Aristide Aristipini, di 48 anni, è stato condannato a 4 anni e 7 mesi di reclusione, una pena inferiore rispetto ai 6 anni e 4 mesi richiesti dal pubblico ministero (pm). Katia Risi, 44 anni di Cervaro, ha ricevuto una condanna a 2 anni e 3 mesi, rispetto ai 7 anni e 2 mesi chiesti dal pm. L’ex sindaco di Cassino, Bruno Scittarelli, 70 anni, è stato condannato a 4 anni e 10 mesi, contro una richiesta del pm di 5 anni.
Michele Murante, 70 anni di Poggio Mirteto, ha ricevuto una condanna a 4 anni e 4 mesi, mentre il pm aveva chiesto 5 anni e 6 mesi. Francesco Mosillo, ex consigliere comunale di Cassino di 37 anni, è stato condannato a 3 anni e 6 mesi, rispetto ai 6 anni e 8 mesi richiesti. Lucio Secondino, 43 anni di Cassino, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi, rispetto ai 4 anni e 8 mesi chiesti dal pm. Dino Secondino, ex presidente del consiglio comunale di Cassino di 45 anni, ha ricevuto una condanna a 2 anni e 8 mesi, contro una richiesta di 3 anni e 4 mesi.
Michele De Rosa, 36 anni di Cassino, ha confermato una condanna di 2 anni, mentre Luca Imondi, 38 anni di Cassino, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi, con il pm che aveva chiesto 2 anni e 2 mesi. Martino Valiante, 58 anni di Santa Maria Capua Vetere, ha ricevuto una condanna di 2 anni, rispetto ai 2 anni e 6 mesi richiesti.
L’ex sindaco di San Giorgio a Liri, Modesto Della Rosa, 60 anni, è stato condannato a 3 anni e 4 mesi. Massimiliano Murante, 34 anni di Poggio Mirteto, ha ricevuto una condanna a 4 anni, rispetto ai 6 anni richiesti dal pm, e Alessandro Pieroncini, 36 anni di Poggio Mirteto, è stato condannato a 4 anni. Simone Di Nallo, 42 anni di Cervaro, ha ricevuto una condanna a 1 anno e 4 mesi, rispetto ai 1 anno e 6 mesi chiesti dal pm. Giuseppe Di Pilla, 67 anni, sindaco di Sant’Agapito, è stato condannato a 4 anni, rispetto ai 4 anni e 4 mesi richiesti, mentre Salvatore Maddonni, 63 anni di Sant’Agapito, ha ricevuto una condanna di 4 anni, rispetto ai 6 anni chiesti dal pm. Giuseppe D’Errico, 40 anni di Casagiove, è stato condannato a 1 anno e 4 mesi, contro i 2 anni richiesti dal pm.
Diversi imputati sono stati assolti da alcune accuse, mentre altri reati sono stati dichiarati prescritti.