Mentre in Italia il dibattito è tutto incentrato sul fascismo, a Gaza continua l’offensiva israeliana e la situazione è sempre più critica. La politica nel nostro Paese è completamente disinteressata, e nei telegiornali non c’è quasi più traccia di cosa sta accadendo in Palestina, eppure l’Italia dovrebbe essere mobilitata per cercare di fermare il massacro in atto.
Condizioni ‘insopportabili’ per i palestinesi
I palestinesi a Gaza sono costretti a vivere in edifici bombardati o in accampamenti improvvisati accanto a enormi cumuli di rifiuti, ha dichiarato venerdì un portavoce delle Nazioni Unite, denunciando le condizioni ‘insopportabili’ nel territorio assediato dalle forze israeliane e sollevando timori di malattie.
Attacchi mortali e vittime civili
Almeno cinque palestinesi, tra cui una ragazza, sono stati uccisi durante gli attacchi israeliani avvenuti durante la notte su due case a Deir el-Balah.
La Difesa civile di Gaza ha riferito che tre dei suoi operatori sanitari sono stati uccisi dai raid aerei israeliani, mentre altri 12 sono rimasti feriti mentre erano impegnati nelle operazioni di soccorso nel campo profughi di Bureij, nella zona centrale di Gaza.
Almeno 37.765 persone sono state uccise e 86.429 ferite nella guerra di Israele contro Gaza dal 7 ottobre. Il bilancio delle vittime in Israele a causa degli attacchi orchestrati da Hamas ammonta a 1.139, con diverse persone ancora detenute a Gaza.
Ma la situazione è resa ancora più grave dalla malnutrizione, dalla mancanza di acqua e dalla impossibilità di curarsi.
Rischio di chiusura immediata dell’ospedale Kamal Adwan
Ospedale nel nord di Gaza potrebbe cessare le operazioni nelle prossime ore.
L’ospedale Kamal Adwan cesserà le operazioni nelle prossime ore se non verrà fornito il carburante tanto necessario per alimentare i generatori, ha dichiarato il direttore dell’ospedale Hussam Abu Safiya ad Anadolu. Ha aggiunto che la chiusura dell’ospedale porterebbe alla morte dei pazienti, compresi i neonati nell’unità di terapia intensiva neonatale. “Chiediamo alle istituzioni internazionali e all’ONU di portare il carburante per l’ospedale il prima possibile e prima che sia troppo tardi,” ha detto il direttore. Abu Safiya ha sottolineato che nei giorni recenti decine di bambini sono stati ricoverati in ospedale a causa di malnutrizione.
Il 6 giugno, l’UNICEF ha dichiarato che nove bambini su dieci a Gaza sono gravemente malnutriti.
Istruzione distrutta in pochi mesi
Più di 625.000 bambini sono fuori dalla scuola da oltre otto mesi: UNRWA L’agenzia dell’ONU per i rifugiati palestinesi (UNRWA) afferma che più di 625.000 bambini a Gaza non hanno frequentato la scuola per almeno otto mesi.
Ha dichiarato che 300.000 di loro erano studenti dell’UNRWA prima della guerra, in un post su X.
“Le attività ludiche e didattiche fornite dalle squadre dell’UNRWA sono cruciali nel preparare i bambini al ritorno a scuola e nel ripristinare il loro diritto all’istruzione.”