Con il protocollo di questa mattina sono ufficiali le dimissioni dell’intero consiglio comunale di Aprilia, sconvolto dopo le vicende giudiziarie che hanno portato agli arresti domiciliari l’ex sindaco Lanfranco Principi.
A prendere posizione, dopo la formalizzazione delle dimissioni è Davide Zingaretti esponente di Azione in consiglio comunale.
“Con profonda convinzione ho ritenuto doveroso e indispensabile rassegnare, insieme a tutta l’assise, le mie dimissioni da consigliere comunale.” Inizia così la nota di Davide Zingaretti dimissionario consigliere comunale di Aprilia esponente di Azione
“Il quadro emerso dalle indagini della DIA è inquietante e tutto ciò, per chi come me ha sempre interpretato l’attività politica come un servizio di rappresentanza dei cittadini nel rispetto dei sani principi e valori di legalità, trasparenza e serietà, che condivido profondamente con la comunità del mio partito (Azione ndr), mi porta a ripudiare e a prendere le distanze da tutti quei fenomeni fortemente illegali e di stampo mafioso emersi dalle indagini.” Aggiunge Davide Zingaretti
“È di grande evidenza che il devastante quadro che si è delineato impone ad ognuno di noi una profonda riflessione personale, morale e politica sul pregresso che necessariamente porta a valutare in maniera radicale, oggettiva e senza alcun timore i percorsi futuri.”
“Ci sono momenti in cui diventa obbligatorio per ogni cittadino, politico e non, contribuire con forza e determinazione alla ricostruzione di quel rapporto e di quella rete capaci di coinvolgere tutti i cittadini seri, onesti e lontani dalle dinamiche emerse.”
“Già a partire dal commissariamento sarà dovere di tutti contribuire alla ricostruzione e alla valorizzazione di una “Città nuova”, espressione delle sue energie oneste e migliori.”
È indubbio però che questa vicenda lascia degli insegnamenti come lo stesso Zingaretti ammette
“Sicuramente dobbiamo fare attenzione alle persone, non dare nulla per scontato e soprattutto non sottovalutare mai le questioni, restare sempre vigili di fronte ad atteggiamenti che possono nascondere secondi fini”