L’incendio scoppiato alla Eco Imballaggi ripropone il tema della sicurezza dei luoghi di stoccaggio. Un monitoraggio permanente in grado di verificare la situazione di questi siti di stoccaggio, con controlli periodici su tutto il territorio comunale.
Una idea che tra l’altro era già stata posta all’attenzione quattro anni fa, quando ad Anzio ancora esisteva un consiglio comunale. Una mozione avanzata da Alternativa per Anzio che voleva porre attenzione ai diversi siti presenti sul territorio comunale a parte proprio dalla Eco Imballaggi.
Eco Imballaggi è una società riconducibile ad Antonio Geracitano, condannato in due gradi di giudizio a 4 anni e 7 mesi di reclusione. L’ex consigliere di Anzio eletto nelle file di Forza Italia ed ex presidente della commissione ambiente, era anche editore della testata giornalistica “L’Eco del Litorale” e titolare della Eco Imballaggi srl.
Geracitano è stato imputato per bancarotta e reati fiscali. In primo grado, giudicato col rito abbreviato, il giudice dispose anche la confisca di beni per un valore di 1 milione e 500mila euro, confermata in appello.
Ebbene la Eco Imballaggi era un’area di stoccaggio senza nessun controllo ed è andata a fuoco.
Un incendio che poteva essere evitato? Probabilmente si. Secondo Alternativa per Anzio, Movimento 5 Stelle e AVS sicuramente questo incendio poteva essere evitato e le richieste avanzate quattro anni fa, con una mozione che chiedeva il censimento, il controllo e il monitoraggio di questi siti sul territorio comunale, sono restate lettera morta, anche perché l’ufficio ambiente comunale che doveva occuparsi del controllo di questi siti, è stato praticamente decimato dalle inchieste giudiziarie ed ancora non ripristinato nelle sue funzioni.
Insomma, lo scioglimento del Comune di Anzio, sta trascinandosi problemi su problemi ed a pagarne le conseguenze sono solo i cittadini.
Cosa aspetta il Commissario prefettizio a prendere rimedio a tutto ciò, dopo due anni di commissariamento? E’ la domanda che un pò tutti si stanno facendo in queste ore.
Per Alternativa per Anzio, M5S e AVS, il problema più grave è stato disattendere la delibera del 2019, che imponeva la rimozione dei cumuli di rifiuti presenti all’interno del sito della Eco Imballaggi. Delibera che non è mai stata attuata.
Così come appare grave la mancanza della diffusione del piano di emergenza comunali e i relativi comportamenti da seguire. L’unica pubblicazione presente è sparita dal sito del Comune.
“E’ urgente il ripristino del normale funzionamento dell’ufficio ambiente comunale – dicono APA, M5S e AVS in una nota social – per dare seguito a quella mozione di quattro anni fa, quanto mai attuale, considerando che ad Anzio ci sono ancora diversi siti potenzialmente pericolosi“