Che la gestione politica del sindaco Cianfrocca ad Alatri non fosse lineare è cosa risaputa. Ma adesso si è arrivati al “redde rationem“
Il consiglio comunale convocato in seconda convocazione è andato deserto. Assenti dieci consiglieri tra maggioranza ed opposizione, presenti in sette. Non c’era il numero legale e quindi niente consiglio comunale.
L’attacco a Cianfrocca è partito da Fratelli D’Italia e dal capogruppo della Lega, Pizzuti, a sua volta in rotta con il suo stesso partito, visto che i due assessori in quota Lega erano presenti in consiglio comunale.
Ma nonostante ciò il Sindaco di Alatri è solo e non ha alternative. O tratterà con FdI arrivando ad un rimpasto di giunta e delle deleghe oppure non approvando il bilancio si andrà incontro al commissariamento, sempre che il sindaco per dignità personale prima che di quella politica non decida di dimettersi.
L’incontro tra Maurizio Cianfrocca e Antonello Iannarilli è previsto per lunedì e si sa che tra i due non corra buona sangue, visto che quattro giorni fa Iannarilli lo aveva invitato a cambiare strada, anticipando di fatto lo strappo che si è consumato sabato mattina.
Intanto l’opposizione consiliare ha reso nota la sua posizione invitando il sindaco a dimettersi.
“Il Sindaco è sempre più solo. Ed è l’unico a non essersi accorto che non ha più la maggioranza.
Dignità politica e personale imporrebbe che ne prendesse atto e ne traesse serenamente le conseguenze, rassegnando le sue dimissioni ed evitando che la città continui ad essere paralizzata dall’incapacità e dalla litigiosità dell’amministrazione.
La mancanza del numero legale, in un Consiglio comunale convocato su richiesta del Sindaco, per l’assenza di quattro consiglieri di maggioranza, è un sintomo grave ed inequivocabile di una crisi che riteniamo essere irreversibile, malgrado i tentativi in corso di “riappiccicare i cocci” . Una crisi che viene da lontano ……
Il Sindaco non governa più la sua (ex) maggioranza e non gode più della sua fiducia da tempo.
Il primo segnale forte era arrivato quando, per la prima volta in questo comune e forse in Italia, Cianfrocca venne sfiduciato in giunta dagli assessori da lui stesso nominati
Nello scorso consiglio l’assenza dei consiglieri di FDI aveva costretto a rimandare la discussione dei punti all’ordine del giorno alla seconda convocazione.
Nel consiglio comunale di oggi, andato deserto anche in seconda convocazione, Cianfrocca, oltre a perdere il sostegno dei consiglieri di Fratelli di Italia, perde anche quello di Pizzuti, capogruppo della Lega.
La condizione amministrativa della città è spaventosa: non funziona nulla e se il prezzo da pagare per restituirle un buon governo è quello di prendere atto, da parte del sindaco, della situazione, e dimettersi, lo invitiamo a farlo. Anche per quel suo amore per Alatri che ha sempre voluto palesare.
E invitiamo a farlo prima che sia troppo tardi e cada perdendo pure la dignità personale. Perché, invece, finora, è riuscito anche a sottovalutare lettere e documenti di forte disappunto, prodotti dagli stessi consiglieri di maggioranza che, suggerendo l’azzeramento degli assessori o dei responsabili di servizio, e denunciando gravi criticità, evidentemente bocciano, senza mezzi termini, l’azione amministrativa della loro stessa coalizione.” Questa la nota a firma dei consiglieri di minoranza del Pd e Polo Civico.
Il Sindaco intanto afferma che Alatri ha bisogno di amministratori responsabili e che non si possono disperdere i tanti finanziamenti che sono arrivati in città. Resta però un dato. Non ha più la maggioranza ed è rimasto solo, nella impossibilità di poter gestire l’amministrazione comunale.
Lunedì si saprà che fine farà Cianfrocca. Ma è indubbio che il centrodestra, dopo una campagna elettorale tutta sorrisi e pacche sulle spalle, rischia di implodere su più fronti. Ha cominciato Fazzone a Frosinone, tenendo in scacco il sindaco Mastrangeli, per proseguire poi con lo stallo in Regione Lazio, con Forza Italia che diserta giunta e consiglio regionale se non ci sarà un rimpasto delle deleghe, ieri Velletri dove si stanno aprendo le prime crepe e adesso Alatri con il centro destra ormai deflagrato e un sindaco sull’orlo delle dimissioni.