Tra le associazioni presenti sul territorio anziate, una tra le più attive è Alternativa per Anzio. Presentatasi alle scorse amministrative è riuscita ad eleggere un suo rappresentante in consiglio comunale, Luca Brignone, ma l’esperienza politica è stata bruscamente interrotta due anni con lo scioglimento del consiglio comunale, nella tristemente nota vicenda legata alle infiltrazioni mafiose.
Ma APA non ha smesso di presidiare il territorio, prova ne è le richieste di incontro fatte ai commissari prefettizi, le iniziative per la creazione di una alternativa politica inclusiva, l’ultima iniziativa quella del cinema all’aperto nei quartieri periferici della città, dove spesso sono la microcriminalità e lo spaccio di droga a farla da padrone.
Nel frattempo l’associazione ha anche svolta la sua assemblea e nominato un nuovo presidente Gabriele Palomba al quale laspunta.it ha voluto rivolgere alcune domande.
Partiamo dai Commissari prefettizi che non ricevono associazioni e partiti, ma gli ex due sindaci. Che opinione vi siete fatti?
“Non vogliamo entrare in cose che non ci competono, la commissione è di nomina prefettizia, dopo lo scioglimento per mafia del Comune. Abbiamo notato una certa chiusura verso le forze sane della città e non solo noi quindi. Avevamo chiesto un incontro sia sulla Capo D’Anzio sia una richiesta per un progetto con altre associazioni per le attività culturali sul territorio. Abbiamo registrato un limite, sicuramente è mancato il rapporto con la città e il rapporto con il territorio“
A proposito di rapporto con il territorio. Siete stati protagonisti di una rassegna cinematografica un pò particolare, insieme ad altre associazioni, fatta in luoghi difficili della città. Come hanno reagito i cittadini?
“Per quello che abbiamo potuto vedere molto bene. Hanno apprezzato e partecipato anche attivamente nella preparazione delle serate. Sono territori difficili, ma abitati anche da parsone normali, non sono mica tutti delinquenti. Queste persone hanno bisogno di sentirsi attenzionati. Ci sembrava un segnale politico forte, in mancanza di un segnale da parte delle istituzioni. Vogliamo costruire qualcosa di politicamente differente e volevamo partire da li.”
Cosa hanno chiesto i cittadini?
“Ci hanno ringraziato, perché non si vedono spesso iniziative del genere in queste parti di Anzio. Ci hanno chiesto maggiore attenzione, sicurezza, presenza. Loro vivono li e non meritano di vivere nel disagio e nel degrado.“
Avete dato spazio anche al Comitato per la riapertura del centro nascite al Riuniti, che non ha solo il problema del punto nascite. Qual’è la vostra idea sui servizi sanitari
“Il punto nascite è la punta dell’iceberg del problema. Il Riuniti soffre da anni di carenza di attenzione da parte delle autorità preposte. Non è un piccolo ospedale, ma serve un bacino di utenza significativo che raddoppia d’estate e non si può pensare che venga lasciato scoperto dal vista sanitario. Sappiamo dei problemi finanziari che la Regione ha avuto, ma non si può fare carne da macello della sanità territoriale, non si può lasciare un territorio scoperto dai servizi sanitari. Dopo il covid si è parlato tanto dei presidi territoriali E’ impensabile che Anzio e Nettuno vengano lasciate praticamente senza servizi necessari per l’ospedale e per i cittadini.“
In un recente post avete lanciato una proposta di un cartello politico partendo dal basso, inclusivo, con un programma costruito dal basso. Dichiarazioni dello stesso tenore sono state fatte anche da Aurelio Lo Fazio del PD che parla di una aggregazione che vada oltre il campo largo. Alternativa per Anzio che idea ha e che idea di città ha?
“Vogliamo aggregare il più possibile forze politiche, sociali e movimenti progressiste, sane anche in rapporto etico e morale della politica. Siamo stati sempre chiari da sempre. Abbiamo però due paletti. Il primo la discontinuità programmatica con le politiche fatte dal centrodestra in questi 25 anni in città. Il secondo quello di essere credibili e discontinuità anche dal punto dei personaggi politici e non si possono imbarcare malpancisti, transfughi dell’ultima ora e che hanno già avuto in passato esperienze con le giunte di centrodestra. Per noi è un paletto molto forte perché ne va della credibilità del progetto, non vogliamo fare l’armata brancaleone .“
Facce nuove quindi…
“Facce nuove, ma non si possono fare ammucchiate di persone solo per prendere un voto in più. Dobbiamo costruire una alternativa credibile. Non è un problema anagrafico, bisogna essere coerenti e selettivi ed è il compito delle forze politiche che sceglie la classe dirigente che non deve essere collusa col passato. E’ ovvio che non mettiamo veti a nessuno e ci si deve confrontare anche sui programmi e sui temi. Abbiamo sempre pensato ad una città aperta alle forze che operano sul territorio, che devono trovare porte aperte nel comune. Bisogna trovare una soluzione alla Capo d’Anzio e ridare alla città un porto che metta da parte i progetti megagalattici e che ne abbia invece, uno funzionale alla pesca e al turismo e alle realtà economiche che lo usano. Pensiamo che lo sviluppo della città debba trovare un modello diverso, puntare sul turismo di qualità, spalmato sul resto dell’anno. Anzio ha un enorme patrimonio storico, dalla villa imperiale, le grotte di Nerone, dalla riserva di Tor Caldara. Bisogna valorizzare anche alcuni spazi verdi e non nascondiamo la nostra anima ambientalista che ci ha già visto impegnati nella tutela dell’area della vignarola. Mettere a sistema queste realtà può rappresentare un volano importante per Anzio.”
Le bellezze storico artistiche e naturalistiche, il mare, il porto, si potrebbe costruire un progetto che possa dare respiro alla città per 365 giorni
“Certo le risorse Anzio le avrebbe tutte, non ho citato il Paradiso sul mare che potrebbe essere un polo culturale non indifferente invece è lasciato allo sbando.“
Senza sindaco, giunta e consiglio comunale, si è perso il treno dei finanziamenti importanti come quelli del PNRR perché i commissari sono qui per l’ordinaria amministrazione, non certo per programmare lo sviluppo della città
“Loro stanno qui per ristabilire la legalità dal punto di vista democratico. Nella relazione del Prefetto che accompagnava il decreto di scioglimento parlava di mancanza di attività democratica..”
L’assenza della politica fa perdere opportunità ad Anzio ed anche a Nettuno
“L’assenza della buona politica. Anche prima si perdevano finanziamenti dando poi colpe al governo regionale di diverso colore politico. Il problema è che serve un progetto credibile, serio e coerente.
Le prossime azioni di Alternativa per Anzio?
“Abbiamo concordato con il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra di avviare un confronto programmatico tutto da costruire a partire da settembre, con incontri pubblici e auspichiamo che se ne aggiungano altri movimenti e anche cittadini interessati. Poi vediamo come prepararci alle elezioni, pare a novembre, come pare si stia dicendo…”
Non ci sono riscontri, sembra si vada ad elezioni giugno prossimo
“E’ tutto abbastanza fumoso, infatti, non ci sono certezze. Però dopo la pausa estiva partiremo con questo progetto di aggregazione politica, costruendolo dal basso e restando aperti al dialogo e al confronto.”