Con 1.529 reati in un anno, il Lazio si posiziona al quinto posto per numero di illeciti ambientali lungo le coste.
Sette persone, tra le 1.626 denunciate, sono state quelle arrestate. Mentre 334 sono i sequestri effettuati, 2.450 gli illeciti amministrativi, 2.470 le sanzioni amministrative.
Si tratta complessivamente di 11 infrazioni ogni km di costa nella Regione. Questi sono i dati del report di Legambiente ‘Mare Monstrum 2024’ sugli illeciti ambientali lungo le coste italiane.
La dichiarazione
”I crimini ambientali lungo le coste del Lazio mettono a dura prova la qualità del nostro mare – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. L’attenzione va tenuta altissima contro ogni abuso edilizio che continua ad essere il reato principale. Ma anche per contrastare i reflui non depurati, la pesca illegale e tutte le violazioni del codice della navigazione nel settore nautico”.
Continua Scacchi: “Con i nostri volontari e grazie alle nostre campagne, continuiamo come sempre a generare centinaia di momenti di pulizia, individuare criticità nei sistemi di depurazione, analizzare con la citizen science gli elementi di maggior impatto tra i rifiuti abbandonati”.
“C’è però bisogno che le amministrazioni alzino l’attenzione contro gli ecoreati sul mare – consiglia il presidente – senza giustificazioni o condoni come quelli che invece sta continuando a proporre il consiglio regionale. Gli abusi vanno abbattuti e non sanati”.
Il report
Stando al report, sono 617 i reati di abusivismo edilizio, 518 i reati di mare inquinato da smaltimento illecito di rifiuti, scarichi illegali e maladepurazione.
Sono poi 262 i reati legati alla pesca illegale con 12.596 kg di prodotti ittici sequestrati. Invece sono 132 le violazioni del Codice della navigazione e nautica da diporto.
I numeri del rapporto sono elaborati da Legambiente su dati forze dell’ordine e Capitanerie di porto per il 2023.