Sarà il tribunale di Velletri a dover verificare come sia stato possibile ricevere da Acqualatina allacci fantasma ed altri favori a fronte di mazzette..
L’indagine è stata svolta dalla Procura della Repubblica di Velletri ed ha interessato i comuni di Nettuno, Anzio ed Aprilia, dove a fronte del pagamento fino a 1500 euro sarebbero stati eseguiti da parte del personale di Acqualatina, favori e allacci fantasma.
Acqualatina ha licenziato due dipendenti per questa vicenda, dei quali uno non è mai stato indagato e risulta estraneo alla vicenda, mentre per il secondo, interrogato dalla Guardia di Finanza è stata chiesta l’archiviazione da parte della Procura stessa.
Quindi chi prendeva le mazzette? Gli operai, le ditte incaricate? Stante alle indagini alcuni operai erano in grado di gestire autonomamente le operazioni illecite, potendo contare sul potere esercitato sia all’interno dell’azienda che nei territori di riferimento. Anzi, in alcuni casi Acqualatina era stata messa a conoscenza di alcuni comportamenti poco consoni di questi dipendenti contestandoli direttamente agli stessi.
Intanto Acqualatina ha ritenuto responsabili di questa situazione il responsabile dell’area manutenzione dell’area nord e il suo referente, che non sarebbero mai stati coinvolti in questo giro di mazzette, ma che l’azienda ha ritenuto comunque di dover licenziare.
Un licenziamento che sarà sicuramente impugnato dai due impiegati di Acqualatina come già hanno fatto sapere.
Acqualatina comunque non è nuova ad azioni nei confronti dei lavoratori al limite del rispetto delle nostre di legge e di contratto.
Una nuova vertenze dunque è alle porte, mentre si dovrà attendere l’esito del processo che dovrà essere fatto a carico dei dipendenti indagati.