Non si sa nulla di cosa succederà nello stabilimento Stellantis di Cassino. Le quattro settimane di Cassa Integrazione scadranno questo venerdì e da lunedì 16 è prevista la riapertura dei cancelli dello stabilimento di Piedimonte san Germano.
Ma cosa succederà lunedì? Voci bene informate dall’interno dello stabilimento avrebbero ammesso che fino a dicembre ci sarebbero solo 20 giorni di lavoro da fare. Per il resto non si sa come la società Stellantis intenda riempiere le giornate di lavoro da qui fino a dicembre.
L’azienda ha aperta ancora la cassa integrazione, per la quale ha richiesto, per ora, solo 4 settimane, e non è escluso che, qualora non dovessero esserci ordini per lo stabilimento di Cassino, che la Cig verrà estesa ulteriormente.
Non andrebbe meglio nel 2025, perché, sempre stando alle voci di corridoio interne allo stabilimento Stellantis, ad oggi ci sarebbero per il 2025 solo 100 giorni di produzione disponibili.
Se queste indiscrezioni si dovessero confermare per vere, lo scenario che si prospetta per il lavoratori Stellantis e per il territorio sarebbe veramente complicato e di difficile gestione.
Non si capisce nemmeno quali sono le scelte che Stellantis intende mettere sul piatto per lo stabilimento ciociaro, atteso che Stellantis ha annunciato un investimento da 400 milioni di dollari in Michigan.
Intanto l’intero territorio ciociaro è in fermento. Presso il comune di Cassino si è tenuta una assemblea dei sindaci del territorio, invitati dal sindaco Salera, alla quale hanno preso parte 24 primi cittadini. Unanimemente preoccupati circa le questioni occupazionali del territorio, delle promesse fatte dal board di Stellantis che tardano a concretizzarsi, quale il progetto presentato al MISE lo scorso anno.
L’incertezza e gli investimenti americani preoccupano gli amministratori locali che hanno deciso di convocare una nuova riunione per il prossimo 25 settembre, invitando anche le Organizzazioni Sindacali di categoria.
Per il Sindaco di Cassino, Enzo Salera, c’è la necessità di costruire un fronte comune, posizione sostenuta da tutti i suoi colleghi intervenuti alla riunione e di pressare anche la regione Lazio e il governo nazionale.
Il ritardato piano industriale e di investimenti e il conseguente calo delle produzioni rischia di generare una situazione di forte stress socioeconomico sul territorio, visto che intorno a Stellantis ruota anche l’indotto e la situazione si sta facendo difficile, visto che anche la Tiberina (di cui parliamo in altra parte del quotidiano) ha avviato i Contratti di Solidarietà per circa 500 persone.
Una eventuale crisi occupazionale potrebbe generare importanti ripercussioni sociali in un territorio, quello ciociaro, già attraversato da situazioni di crisi industriali e con la necessità invece di creare buona occupazione. E’ quanto voglio scongiurare i Sindaci del territorio.