Aveva pensato di dimettersi, ieri mattina l’assessore all’ambiente Pasquale Del Prete, a seguito dell‘inchiesta giudiziaria nella quale è finita la società ambientale gestita dal figlio, a cui la guardia di finanza ha sequestrato beni ed immobili, tra i quali una villa con piscina nel centro di Cisterna.
E’ stata una mattinata da montagne russe per il sindaco Mantini, che ha cercato di persuadere l’assessore, nominato in giunta ad Aprile.
C’è voluta anche una riunione di maggioranza convocata prima del consiglio comunale che si è svolto nel pomeriggio e nel corso del quale il sindaco ha sostenuto Del Prete che alla fine ha deciso, o è stato convinto, a restare in sella.
Di fatto l’assessore del Prete non ha più nessun legame con la FDP metal, essendo ormai in pensione da diversi anni, azienda che secondo l’indagine della Guardia di Finanza , era il terminale di una frode milionaria con tanto di fatturazioni false e società cartiere. Gli indagati sono accusati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, occultamento e distruzione di scritture contabili, indebita percezione di provvidenze pubbliche, riciclaggio e auto-riciclaggio, per una frode da 4 milioni di euro.
La difesa d’ufficio del Sindaco Mantini in consiglio comunale non ha trovato nessuna replica da parte del centro destra, forse perché Del Prete viene da quell’area politica, a lungo corteggiato dai partiti di centro destra, ma che si è candidato con una sua lista civica e poi approdato nella giunta di centro sinistra.
Certo è che questa amministrazione continua a muoversi politicamente tra alti e bassi, tra dimissioni e ritiri di deleghe. Per Mantini però si va avanti “Lino Del Prete è stata una mia precisa ed esclusiva scelta, le valutazioni le farò con la mia maggioranza”