Dal 17 ottobre dalle ore 9 verranno espropriate le aree individuate per il tracciato della Bretella Cisterna Valmontone. Espropri che dureranno fino al 24 ottobre prossimo.
L’elenco dei 122 accessi per 142 particelle è stato pubblicato il 23 settembre all’albo pretorio del Comune di Velletri, numero registro 2025.
Due decreti dell’Astral che indicano le norme e le modalità degli espropri, un elenco con indicati gli orari degli accessi, le particelle e i proprietari coinvolti in questi espropri.
Ma non c’è nessun riferimento a quali siano gli espropri definitivi e quali invece gli espropri per occupazione temporanea delle aree e degli immobili e dei diritti eventualmente connessi, occorrenti per l’esecuzione dei lavori, come si legge nel decreto.
Un elenco di nomi, numeri, indirizzi che ieri pomeriggio si è diffuso in città, soprattutto nelle zone interessate dall’attraversamento della bretella Cisterna – Valmontone che sta creando non poco allarmismo.
A preoccupare i cittadini la mancata comunicazione scritta, del decreto di esproprio definitivo o temporaneo che, a quanto abbiamo appreso da alcuni tecnici contattati, dovrebbe giungere nei prossimi giorni attraverso la notifica con i messi comunali.
Ma riusciranno i messi comunali a fare le notifiche in tempo a cittadini che non tutti sono residenti a Velletri, alcuni a Roma, altri a Latina, altri a Cerveteri?
Secondo il decreto firmato dal commissario straordinario dell’Astral ing. Antonio Mallamo il problema non sussisterebbe perché le notifiche potrebbero anche essere eseguite contestualmente all’acceso, come si legge al punto 6 del decreto “Il presente Decreto sarà notificato ai proprietari delle aree e/o degli immobili oggetto di esproprio e/o asservimento e/o occupazione temporanea a norma dell’art. 23, comma 3, del D.P.R. n. 327/2001, la notifica potrà
avere luogo anche contestualmente alla sua esecuzione mediante consegna di copia del provvedimento, dandone atto nel verbale di esecuzione“.
Ma c’è un aspetto che di sicuro lascia perplessi e riguarda la determinazione degli indennizzi. Nel decreto infatti, il Commissario sostiene che non possono essere applicati i criteri dell’art 20 della legge 327 che stabilisce la tempistica per addivenire alla stima degli indennizzi e richiama invece all’art. 22 che determina in via provvisoria, visto il carattere d’urgenza, la determinazione degli indennizzi. Si legge infatti che
“RILEVATO che: le tempistiche necessarie per il procedimento di cui all’art. 20 del D.P.R. 327/2001 per la quantificazione provvisoria dell’indennità di espropriazione sono incompatibili con quelle imposte dalla natura urgente e indifferibile dei lavori da realizzare; sussistono i presupposti di cui all’art. 22 del D.P.R. 327/2001 per l’adozione del Decreto di esproprio a seguito di determinazione urgente dell’indennità provvisoria, in quanto: l’intervento di realizzazione dell’infrastruttura strategica denominata “Collegamento stradale Cisterna – Valmontone e relative opere connesse” ricade fra quelli di cui alla Legge n. 443/2001; l’avvio dei lavori in oggetto riveste carattere di urgenza;“
Carattere d’urgenza? ma se sono 30 anni che si parla della Bretella Cisterna Valmontone visto che la Delibera CIPE risale al 18 novembre 2010, n. 88. Ci sono stati poi, una serie di rinvii di proroga del termine di pubblica utilità, l’ultimo del 3 agosto 2024, quando il progetto ha preso corpo, trovando anche la copertura finanziaria.
Ma a fronte di ciò il lavoro di determinazione degli espropri in termini di indennizzi non poteva essere svolto da agosto 2024 come previsto dalla legge 327? Dalla lettera del decreto sembra proprio di no, da qui la necessità di applicare l’art 22 della citata legge che invece ribalta il criterio dell’art. 20.
Infatti cosa accadrà? Accadrà che intanto l’Astral farà gli espropri, determinando un indennizzo provvisorio, che potrà essere contestato dal proprietario del terreno, il quale però nel frattempo si vedrà tolto il terreno sul quale l’Astral andrà avanti con i lavori. Basta leggere il decreto infatti
“Le indennità di esproprio e di asservimento permanente sono determinate, in via d’urgenza e provvisoriamente, ai sensi dell’art. 22 del D.P.R. n. 327/2001, nella misura sopra indicata, nonché riportata per ciascuna particella e superficie di riferimento, nel piano particellare di esproprio allegato al presente Decreto.” che prosegue
“Ai sensi dell’art. 22 del D.P.R. n. 327/2001, i proprietari delle aree e/o degli immobili da espropriare sono invitati a comunicare per iscritto presso Il Commissario straordinario – Collegamento stradale Cisterna-Valmontone con sede In Via del Pescaccio, 96/98 – 00166 Roma, entro il termine di trenta giorni decorrente dalla data dell’immissione in possesso nelle aree, se condividono la determinazione delle indennità di esproprio e di asservimento determinate in via urgente e provvisoria con il presente Decreto.“
Si avete capito bene. Le aree vengono espropriate ai proprietari, i quali hanno 30 giorni di tempo per dire se la somma prevista come indennizzo gli va bene oppure no, ma intanto hanno perso la titolarità del bene. Ma non finisce qui
“Qualora l’indennità offerta non venga accettata entro il termine di trenta giorni dalla data dell’immissione in possesso nelle aree e/o negli immobili effettuata in esecuzione del presente Decreto, si procederà con le forme e modalità di cui all’art. 22, comma 5, del D.P.R. 327/2001.
Ove il proprietario non condivida la determinazione della misura della indennità di espropriazione, può esperire le iniziative previste dall’art. 22, comma 4, del D.P.R. 327/2001, nei modi e termini ivi previsti.“
Cosa dicono questi due commi della legge 327? eccoli di seguito riportati:
“4. Se non condivide la determinazione della misura della indennità di espropriazione, entro il termine previsto dal comma 1 l’espropriato può chiedere la nomina dei tecnici, ai sensi dell’articolo 21 e, se non condivide la relazione finale, può proporre l’opposizione alla stima.
5. In assenza della istanza dei proprietari, l’autorità espropriante chiede la determinazione dell’indennità alla commissione provinciale prevista dall’articolo 41, che provvede entro il termine di trenta giorni, e dà comunicazione della medesima determinazione al proprietario, con avviso notificato con le forme degli atti processuali civili.”
Insomma, io ti esproprio il terreno, proponendo un indennizzo provvisorio, valutato secondo dei criteri che prevedono le rivalutazione, poi si vedrà.
Discorso diverso invece per gli espropri temporanei, visto che per l’utilizzo di queste aree è previsto un riconoscimento a titolo di indennizzo pari da un dodicesimo del valore venale attribuito all’area oggetto dell’esproprio temporaneo. Si legge, infatti, nel decreto:
“Nell’elaborato allegato al presente decreto è indicata, per ciascuna superficie da occupare temporaneamente, il valore di base annuo dell’indennità, calcolata in misura corrispondente ad un dodicesimo del valore venale attribuito all’area da occupare. Il diritto alla corresponsione dell’indennità decorre dalla data di immissione in possesso negli immobili e matura alla scadenza di ogni annualità di occupazione. L’indennità sarà corrisposta nella misura complessiva effettivamente spettante corrispondente al periodo di effettiva durata dell’occupazione“
La preoccupazione dei cittadini, però, è relativa al fatto che non sia chiaro quali aree siano temporanee e quali definitive. Il Comune di Cisterna a luglio ha pubblicato l’analogo documento ma nell’elaborato delle particelle oggetto di esproprio, ha aggiunto altre colonne con indicati i mq da espropriare e la dicitura se esproprio temporaneo o definitivo. Il Comune di Velletri non ha ritenuto di fare ciò, ma si è limitato a pubblicare gli atti di Astral.
Dal sito del Ministero delle Infrastrutture e rapporti nella scheda relativa alla Cisterna Valmontone è previsto il definitivo del progetto entro dicembre del 2024, la gara il 2 gennaio 2025 e la consegna dei lavori entro novembre del 2025.
“Ho già contattato il mio avvocato per verificare cosa fare“, Ci ha detto una proprietaria di una delle particella oggetto di esproprio. “Non sono a conoscenza di nulla, lo sto sapendo da voi de La Spunta, prendo visione dei documenti e agirò di conseguenza“, ci ha invece detto uno dei titolari di una delle aziende agricole presenti nell’elenco. “Ma che stai a dì? No. No so niente degli espropri. Fammi informare e poi vedo che si deve fare. Appena ho novità ti faccio sapere“, ci ha invece detto un altro residente di Contrada Malatesta, che come gli altri si è attivato in un tam-tam con amici e conoscenti delle zone interessate.
In quelle zone ci sono anche l’ex Sindaco Pocci, con la sua storica attività commerciale di famiglia e il nuovo sindaco Cascella. Chissà se qualcuno li abbia interpellati….
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