Riportiamo una nota da parte del comitato #perlefuturegenerazioni che ha partecipato alla manifestazione di Albano e particolarmente attivo in questa vertenza ambientale.
Un intervento duro, ma puntuale quello di #perlefuturegenerazioni che punta il dito sulla politica, solleva perplessità e critiche su questo progetto, senza fare sconti a nessuno e che riportiamo integralmente.
“Bellissima manifestazione contro l’atto di prepotenza istituzionale del sindaco di Roma commissario di governo per il Giubileo, che vuole imporre il mega inceneritore a Santa Palomba.
- tale opera, con il Giubileo che aprirà le porte il 31 dicembre non c’entra nulla.
- pochi mesi fa è stato dismesso l’inceneritore di Colleferro, l’esame epidemiologico effettuato in quel territorio risulta essere devastante per la salute dei cittadini che sono stati esposti.
- l’opera di Gualtieri brucerà oltre le 600mila tonnellate di rifiuti talquale l’anno,
contro gli indirizzi della UE che ha già previsto pesanti sanzioni per l’emissione di co2.
L’opera per poter svolgere la propria funzione dovrà consumare milioni di metri cubi di acqua in un territorio, quello dei Castelli Romani, dove esiste una unica falda acquifera che nasce sui prati del Vivaro già fortemente in crisi, condannando definitivamente i laghi di Albano e Nemi a morte sicura - l’opera prevista da Gualtieri ha costi esorbitanti dovrà, una volta avviata, restare in attività per 33 anni, non potrà mai essere spenta, i costi aggiuntivi a quanto aggiudicato in gara, saranno tutti a carico dei cittadini, sanzioni UE comprese.
- l’acquisto del terreno, fortunata la vecchietta francese titolare della società che ne deteneva la proprietà, gode di un’entrata esorbitante, infatti la magistratura è già intervenuta.
La gestione costerà 7 miliardi e 300mila euro, tutti a carico della collettività. - a San Vittore (Fr) è stata ampliata la portata dell’inceneritore esistente a 600 mila tonnellate, analogo a quello ipotizzato da Gualtieri, cosa deve farci il Lazio di UN MILIONE E 200 MILA TONNELLATE DI RIFIUTI DA INCENERIRE?
- Se Roma iniziasse un serio lavoro di differenziazione dei rifiuti portando il livello della differenziata raccolta al 60% basterebbe utilizzare un quarto della capacità della struttura già esistente.
Altre criticità si aggiungono a quelle appena citate, troppo lungo elencarle tutte insieme ma su una è utile far chiarezza.
Gualtieri è commissario di governo per Roma, lui pur con i poteri speciali non può decidere con un editto da vecchio monarca, il destino dei territori del Lazio. - Il silenzio e le ambiguità dei partiti sono una indecenza politica, il pd che pur alla Camera solo qualche ora fa ha votato contro gli inceneritori in Sicilia perché lì vuole nel Lazio?
Il centrodestra che governa il Lazio quando inizia a svolgere la propria funzione ad esempio sottoponendo a VIA tale opera? - Il governo Meloni, visto che il commissariamento è per il Giubileo e l’opera se partisse (ma non partirà) domani vedrebbe la luce tra 5 anni, perché non ferma tale scempio?
Come può la politica tutta tollerare che ad una gara di un valore di 7 miliardi e 300 milioni risponda un solo aspirante? Aspetta forse che ci pensi la magistratura? - Perché gli eletti del Comune di Roma, dell’Area Metropolitana (silenzio assordante ed irresponsabile) della Regione Lazio, del Parlamento, ritengono che la salute dei cittadini dei Castelli Romani possa essere sacrificabile per favorire business con un opera del secolo scorso, superata dalla scienza, che ha saputo produrre strumenti per l’avvio dell’economia circolare che hanno soppiantato gli inceneritori, perché?
- La manifestazione di Albano è stata bellissima, l’impegno dei comitati dei cittadini è stato fin d’ora sottovalutato dai partiti e ovviamente dai politici imbarazzati che sostengono a parole la contrarietà all’inceneritore senza produrre un atto, fanno ancora in tempo a riflettere, anche il loro impegno può impedire il CRIMINE AMBIENTALE proposto da Gualtieri ma pensato indovinate voi dove e da chi.
I Comitati, dopo Albano, intensificano la loro azione.”