“L’intergruppo nato nel Consiglio Comunale di Ciampino per aiutare la maggioranza ad essere più aperta al dialogo e al confronto, per mettere in pratica la “buona politica “, senza guardare ai gruppetti, senza cerchi magici che decidono e con gli altri che devono ubbidire, non è riuscito nel suo intento.” A dirlo sono Simonetta Capanna e Andrea Perandini.
“Non siamo riusciti a far comprendere ai protagonisti della politica ciampinese che garantire la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa è il punto di forza, che i consiglieri comunali non possono essere credibili se la mancanza di conoscenza sulle scelte da compiere per la città non è condivisa.” Prosegue la nota dei due politici ciampinesi.
“La mancanza di confronto vero non può garantire “fedeltà”, come spesso richiesto, su azioni che si riverberano sulla vita dei cittadini.
La consapevolezza che il vero rinnovamento potrà affermarsi solo quando si avrà il coraggio di eliminare la pratica che vuole la politica come un campo di azione dove tutto è possibile, determina la nostra azione.
“L’intergruppo è stato vissuto, da chi doveva ascoltare un grido di attenzione, come un pericolo.
Estromettere dalla maggioranza i 5 stelle, senza nessun confronto con tutti i consiglieri, è segno di mancanza di lungimiranza, è la supponenza del meglio soli che cercare di capire le cause perchè una voce è fuori dal coro.
Tali azioni, gesti e pensieri sono impolitici, come impolitico è assumere linee di governo cittadino prive di reale collegialità.” Proseguono i consiglieri comunali
“Noi abbiamo sbagliato per eccesso di ottimismo, credendo di poter sviluppare riflessioni sul come essere complessivamente più forti nell’azione di governo, purtroppo non abbiamo trovato interlocutori sensibili, ma la fiducia verso il nostro modo di vivere la politica resta integra, come integro resta il nostro impegno verso gli elettori.”
“Singolarmente continueremo a chiedere alla maggioranza di non chiudersi a riccio, garantendo trasparenza conoscenza e partecipazione, questo resta il faro del nostro agire quotidiano. Evitare che i cittadini si sentano sempre più impotenti e rassegnati resta un nostro compito,
l’esperienza dell’intergruppo è chiusa, ma non sono certo terminate le cause e gli effetti che gli avevano dato vita, queste pongono un’esigenza politica ancor più pregnante, rimuoverle è un dovere morale oltre che politico. Nessuno si illuda! la nostra non è una resa, essa è nuova consapevolezza per essere fedeli alla volontà degli elettori.” Così si chiude la nota dei consiglieri comunali Simonetta Capanna e Andrea Perandini