Parafrasando un libro di Osvaldo Soriano, si può dire che per Ceccano il finale è stato triste e solitario. È stato nominato dal Prefetto di Frosinone il commissario prefettizio che dovrà guidare Ceccano fino alle prossime elezioni amministrative. Dalla Prefettura arriva il Dottor Fabio Giombini, a cui è stato affidato questo delicato compito.
Questo è l’esito del terremoto politico che si è generato dopo l’arresto del Sindaco coinvolto nell’inchiesta “The Good Lobby” e di altre persone coinvolte a vario titolo in un presunto giro di tangenti sui soldi dei progetti PNRR.
Gli indagati di questa vicenda si sono avvalsi della facoltà di non rispondere negli interrogatori di garanzia, a cominciare dall’ex sindaco Caligiore, che alla vigilia dell’interrogatorio, per mezzo del suo legale, aveva fatto sapere di essere pronto a spiegare tutto, tranne poi fare scena muta davanti ai magistrati.
Per tornare alla politica, dopo la decisione della prima ora della maggioranza di provare a continuare ad andare avanti nella gestione del comune, in diversi hanno chiesto una riunione poiché la pressione in città si era fatta molto forte, soprattutto per il fatto che i cittadini non credevano che i politici di maggioranza non sapessero cosa facesse Caligiore e la sua “corte dei miracoli”.
Così la maggioranza si è riunita e anche i cittadini con i consiglieri di opposizione, nei pressi del palazzo comunale; conseguentemente, otto consiglieri di maggioranza hanno deciso di staccare la spina, dimettendosi, e con essi cinque consiglieri di opposizione, decretando così la fine dell’amministrazione di centrodestra e del sindaco di Fratelli d’Italia, Caligiore.
Da ieri mattina è iniziata l’era del commissario prefettizio, che avrà il compito della gestione ordinaria fino alle elezioni che potrebbero svolgersi nella prossima primavera.