Questa Mattina arriverà ad Anzio e a Nettuno la Commissione Antimafia. Una visita di cortesia al termine del mandato commissariale durato due anni nei comuni del litorale?
Non si direbbe proprio. La commissione effettuerà le audizioni dei commissari prefettizi e dei vertici delle forze dell’ordine di Anzio e Nettuno. Una trasferta che serve per fare il punto sul fatto che le operazioni di bonifica dal cancro delle mafie negli enti locali e nel territorio abbiano prodotto risultati positivi o meno.
Una visita richiesta più volte dalle associazioni, dal Coordinamento Antimafia Anzio-Nettuno e dalla Rete NoBavaglio, entrambe impegnate sul territorio.
A tale proposito, registriamo la nota di Ciro Nutello, candidato per il Movimento 5 Stelle, APA, e AVS. Nutello, poliziotto nella vita di tutti i giorni, ha voluto esprimere il suo pensiero al riguardo, mettendo al centro un tema delicato: quello dell’etica e della moralità in politica.”
“La Commissione Antimafia sarà in visita ufficiale nei comuni di Anzio e Nettuno, in un momento delicato per il territorio, colpito da anni da infiltrazioni mafiose che hanno profondamente segnato il tessuto sociale ed economico.” Dice Nutello
“Questa missione della Commissione era attesa e rappresenta un’opportunità essenziale per fare il punto sulla situazione attuale e sulle prospettive future della città.
Oggi, con le sentenze passate che hanno accertato il radicamento delle organizzazioni criminali e altre potenziali sentenze imminenti, ci troviamo in una campagna elettorale in cui il tema della legalità ha preso il sopravvento. Lo scioglimento del Consiglio Comunale di Anzio per infiltrazioni mafiose ha inevitabilmente indirizzato i dibattiti e le domande dei cittadini, che giustamente desiderano rassicurazioni e trasparenza.” Prosegue Ciro Nutello.
“Eppure, la campagna elettorale che stiamo vivendo non è quella che avrei voluto per Anzio. Ogni giorno, nelle interviste e nei confronti pubblici, tutti i candidati sindaci si trovano a rispondere a una domanda dominante: “Cosa farà per prevenire le infiltrazioni mafiose?” Una domanda importante e doverosa, certamente. Ma quello che si rischia è un messaggio uniforme, dove a forza di buone intenzioni e promesse di impegno, tutti sembrano dire la stessa cosa agli occhi dei cittadini.” Aggiunge il funzionario di Polizia.
“Si parla di lotta alle mafie, si elencano gli strumenti amministrativi da attuare, e si garantisce un impegno “sincero” nella difesa della legalità. Ma siamo tutti davvero uguali su questo tema? Davvero il futuro di Anzio si gioca su promesse generiche e facili dichiarazioni?
La verità è che i cittadini meritano una campagna elettorale diversa, una campagna in cui possano conoscere a fondo le differenze tra i candidati e le loro visioni. Perché non mettere al centro programmi concreti, proposte tangibili per il futuro di Anzio e progetti per giovani, famiglie, ambiente, cultura e sviluppo economico? I cittadini hanno il diritto di sapere chi sono i rappresentanti delle liste, chi si è già speso in passato lottando in opposizione e chi continua oggi, con serietà, a sostenere questo percorso di cambiamento, chi ha sottoscritto un Codice Etico e chi non l’ha fatto. È il momento di superare le dichiarazioni generiche e approfondire le sfumature, le proposte innovative e l’integrità di ogni candidato.”
“I cittadini di Anzio hanno un’occasione storica per riprendere in mano il proprio destino e avviare un nuovo corso, fatto di sicurezza, trasparenza e opportunità. La visita della Commissione Antimafia dovrebbe essere l’inizio di un confronto profondo e di un dialogo vero, che parta dalla ferma intenzione di garantire giustizia sociale e legalità e che arrivi a tracciare una via di sviluppo e di progresso per il bene comune.
La vera domanda che i cittadini di Anzio devono porsi non è solo come i candidati intendono lottare contro le infiltrazioni mafiose, ma come intendono costruire una città che sappia rinascere da esse.” Conclude Nutello.
Un intervento che deve far riflettere su come i candidati e la politica oggi intendano affrontare il nuovo corso amministrativo, mentre il processo Tritone non riesce a concludersi a causa dei continui malori di uno dei principali imputati, per il quale il Tribunale ha richiesto una perizia medica. Le udienze sarebbero dovute terminare il 17 ottobre scorso, e la Corte avrebbe dovuto ritirarsi in camera di consiglio; tuttavia, i continui rinvii dell’ultima udienza stanno facendo slittare il giudizio del Tribunale oltre i termini prefissati. Una prossima udienza dovrebbe tenersi il 7 novembre, se confermata, e solo successivamente la Corte si ritirerà in camera di consiglio per decidere l’esito finale di questo processo.
Sentenze che rischiano di arrivare ben oltre il voto amministrativo di Anzio e Nettuno.