I consiglieri di opposizione del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle hanno scritto al Prefetto di Roma, per avere chiarezza sulla eleggibilità del Sindaco Veronica Felici.
Dopo aver posto il problema al Segretario generale e non avendo ricevuto risposta, al riguardo i consiglieri di opposizione hanno rotto gli indugi ed hanno scritto al Prefetto di Roma per chiedere chiarezza sulla eleggibilità del primo cittadino di Pomezia.
“Abbiamo inviato una dettagliata richiesta di chiarimenti al Prefetto di Roma in ordine alla presunta ineleggibilità della sindaca di Pomezia Veronica Felici.” Hanno detto i consiglieri di opposizione.
“La missiva, sottoscritta anche dai consiglieri M5s, si è resa necessaria dopo che una prima lettera di chiarimenti sulla vicenda era stata inviata al segretario comunale di Pomezia in data 24 ottobre senza ricevere risposta, nonostante un ulteriore sollecito inviato la scorsa settimana.” Aggiungono i consiglieri di PD e Movimento 5 Stelle
“Vogliamo chiarezza perché quanto emerso sui giornali locali in merito alla errata richiesta di aspettativa della dipendente comunale Veronica Felici può rappresentare una causa di ineleggibilità. Troppe cose non tornano e siamo costretti a rivolgerci con urgenza al Prefetto di Roma perché dal comune gli organismi amministrativi di garanzia non ci hanno dato risposta.” Affermano i consiglieri comunali.
Un pesante silenzio su una richiesta che se non avesse nessun pregiudizio, meriterebbe una risposta piuttosto celere, risposta che invece non arriva.
I Principali punti della richiesta dell’opposizione
“La Sindaca ha presentato richiesta di prolungamento dell’aspettativa prima delle dimissioni ufficiali da un altro incarico. Come è possibile?”
“È legittimo un prolungamento dell’aspettativa per un nuovo incarico o è necessaria una nuova richiesta specifica?”
“Può una richiesta ufficiale essere valida senza numero di protocollo? “
“Andremo avanti su questa battaglia perché vogliamo piena chiarezza. Siamo pronti a percorrere ogni strada, anche nelle istituzioni superiori, affinché venga alla luce tutta la verità su questa vicenda.” Conclude la nota di PD e Movimento 5 Stelle.