Svolta improvvisa sull’omicidio del “Sindaco Pescatore” Angelo Vassallo. Arrestato l’ex Comandante provinciale dei Carabinieri di Frosinone Fabio Cagnazzo.
Quattro arresti sono stati effettuati in relazione all’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, assassinato il 5 settembre 2010. Tra i fermati figura Fabio Cagnazzo, alto ufficiale dei carabinieri che ha ricoperto importanti incarichi, tra cui quello di comandante provinciale a Frosinone dal 2017 al 2020, dopo una lunga esperienza in Kosovo. Gli altri arrestati sono Romolo Ridosso, figlio del boss e collaboratore di giustizia del clan di Scafati Loreto-Ridosso, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e l’ex brigadiere dell’Arma Lazzaro Cioffi.
L’omicidio di Angelo Vassallo, noto per il suo impegno civico e per la lotta contro la criminalità organizzata, ha sconvolto il Cilento e l’Italia intera. Vassallo, sindaco di Pollica e noto “Sindaco Pescatore“, era un fervente sostenitore della legalità, ma la sua morte è rimasta avvolta nel mistero per anni. Le indagini ora svelano che il movente dell’assassinio potrebbe essere legato alla scoperta da parte di Vassallo di un traffico di droga coinvolgente ambienti camorristici, che comprendeva anche membri delle forze dell’ordine. La sua morte sarebbe stata pianificata dopo che aveva rivelato queste informazioni a un ex procuratore di Vallo della Lucania, Alfredo Greco.
Cagnazzo, in particolare, avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel depistare le indagini, un’operazione che sarebbe stata avviata già prima dell’omicidio stesso. La svolta nelle indagini arriva dopo anni di incertezze e nuove scoperte, grazie all’impegno della famiglia Vassallo e degli inquirenti.
La Fondazione Angelo Vassallo, presieduta dai fratelli Dario e Massimo Vassallo, ha sottolineato l’importanza di questo passo avanti, chiedendo giustizia non solo per l’omicidio, ma anche per le possibili implicazioni legate alla gestione amministrativa del Comune di Pollica. Con queste novità, la Fondazione sollecita anche un’ispezione urgente al Comune, confermando la sua continua battaglia per fare luce sull’intero sistema che ha influito sul territorio e sulla morte del sindaco.