Fatale fu la negazione controversa da parte del Sindaco e della giunta, della richiesta di autorizzazione per una convention di pugilato.
La misura si è colmata e Francesco Pallone ha riconsegnato le deleghe allo sport che il Sindaco gli aveva affidato anche per tenere vicino a se nella maggioranza il gruppo FutuRa.
Francesco Pallone con una pec, inviata ieri sera al Comune e al Sindaco, ha riconsegnato le deleghe, sottolineando come sia venuto meno il rapporto di fiducia con il Sindaco e con la giunta.
Nella sua lettera, il consigliere comunale ha evidenziato come, troppo spesso, le decisioni prese da Sindaco e giunta sono state soprattutto dettate da personalismi piuttosto che da ragionamenti politici.
E’ mancato lo spirito di collaborazione con la giunta, secondo Pallone, che ha puntato il dito contro gli assessori, rei secondo l’esponente del gruppo FutuRa di non sapere svolgere un ruolo collegiale.
Al centro della decisione la mancata autorizzazione della convention di boxe richiesta dall’associazione Accademia Pugilistica Ciociara che ha sollevato non poche polemiche in città.
Il Sindaco ha cercato di giustificare l’accaduto, raccontando due versioni, smentite da Dheni Paris, uno dei maestri della Accademia, e la toppa è stata peggio del buco. Anzi il Sindaco non ha mai reso pubblica la richiesta avanzata dalla associazione sportiva e no ha mai smentito la versione di Dheni Paris.
L’ormai ex consigliere delegato allo sport ha tenuto però a precisare il lavoro svolto con la delega, con la riapertura dello stadio del nuoto, il rapporto diretti con gli enti sovracomunali per progetti di miglioria delle strutture sportive cittadine.
Adesso per Mastrangeli governare Frosinone diventa veramente una impresa e neanche la stampella di una parte della opposizione potrebbe bastargli.
Infatti il gruppo FutuRa si è chiamato subito fuori e agirà da svincolato dalla maggioranza, in maniera indipendente ed autonoma.
Un vero capolavoro politico di Mastrangeli, che se non altro per dignità politica, farebbe bene a lasciare lo scranno del palazzo comunale e liberare Frosinone da una agonia politica che non porta da nessuna parte.
Se ne sono accorti i cittadini ormai e la vicenda del litigio in giunta su dove posizionare le luminarie è la cifra di una maggioranza che di politico non ha più nulla, benché meno una visione della città, tanto da doversi aggrappare alle proposte dell’opposizione avanzate da Domenico Marzi.