Torna ad animarsi il dibattito politico ad Artena sulla vicenda della Fassa, anche dopo gli ultimi sviluppi con la nota della regione Lazio e la richiesta di altri documenti alla Fassa, sui dubbi circostanziati ed evidenziati dal Comitato che è intervenuto con le osservazioni presentate alla richiesta di Variante depositata dalla stessa società.
Lo fa il gruppo di Noi Pronti per Artena, con Tamara Latini e Cristiano Puliti che hanno rivolto un appello al primo cittadino, Silvia Carocci.
“Pronti per Artena, rinnova la piena disponibilità a fornire un contributo umano e politico al Sindaco e all’intera amministrazione, per la tutela e per la difesa del territorio. Su questa vicenda occorre fare squadra per il bene di Artena, al di là dei colori e delle appartenenze politiche. Noi siamo pronti, ma il Sindaco e la sua maggioranza lo sono? ” Si domandano i consiglieri comunali.
Il nodo centrale di questa situazione, ora, sono le due relazioni tecniche e legali che il Comune di Artena ha fatto fare all’architetto Cencioni e all’avvocato Perica, sulla base delle quali sarebbero state riscontrare delle irregolarità e addirittura delle illegittimità. Le relazioni hanno costituito le osservazioni presentate alla Regione, la quale su questo si è già espressa.
Ora la palla è tornata al Sindaco Carocci che dovrà essere consequenziale, “Non lasciando nulla d’intentato” come la stessa prima cittadina ci ha dichiarato.
Proprio su questa dichiarazione del Sindaco, si inseriscono le dichiarazioni di Latini e Puliti. “Riteniamo assolutamente inutile e priva di effettiva valenza giuridica la relazione tecnica in quanto non è una relazione tecnica asseverata, e quindi non vi è assunzione di responsabilità della veridicità di ciò che è stato dichiarato ed indicato nella relazione da parte del tecnico.” Dicono i consiglieri comunali.
“Proprio per questo ci domandiamo: come si può considerare giuridicamente valida una relazione tecnica non asseverata e neppure giurata? Per di più, come può essere presa in considerazione atteso che il contenuto è troppo spesso posto al condizionale? Sembra fatta apposta per gettare fumo negli occhi, perché? ” Si domandano di Latini e Puliti.
Per i consiglieri di Noi pronti per Artena è arrivato il momento di agire “E’ necessario e indispensabile, se non è già stato fatto, che il Comune effettui ogni controllo ritenuto mirato, appropriato e tempestivo, di natura urbanistica, ambientale e penale, avvalendosi del supporto della Polizia Locale, per addivenire alla cosiddetta “sospensione dei lavori in corso in via cautelativa” al fine di evitare che la prosecuzione degli stessi determini un aggravarsi del danno ambientale e urbanistico.” proseguono
“E’ il Comune che deve verificare lo stato dei luoghi, riscontrare le irregolarità, per poi eventualmente relazionare sotto il profilo penale in Procura depositando idonea informativa di reato e sotto il profilo urbanistico-ambientale agli enti sovracomunali, per l’adozione dei provvedimenti amministrativi di competenza, sempre che vengano riscontrate queste irregolarità. Certo se non si fa nulla e la Fassa Continua a costruire indisturbata, restano solo le parole” Aggiungono Latini e Puliti.
“Il Comune non deve limitarsi alla spedizione della documentazione e questo lascia davvero molti dubbi sulla volontà di contrastare veramente l’opera da parte dell’Amministrazione Comunale.” Proseguono i consiglieri comunali che concludono affermando
“Da quanto emerge nella Relazione Tecnica dall’amministrazione avallata risultano incongruenze sui titoli edilizi, rilasciati precedentemente, alla ormai nota attivazione della procedura PAUR avviata nel 2018. Ribadiamo ancora una volta, che la vigilanza su un atto comunale spetta in primis in capo al Comune e quindi il Sindaco ha tutto il diritto e il dovere nei confronti dei cittadini, di verificare la conformità del titolo allo stato di fatto e adottare i provvedimenti necessari. Stiamo aspettando che lo faccia.”