Il Prefetto ha dato retta al parlamentare ed ex sindaco Nicola Ottaviani, istituendo la zona rossa intorno alla stazione ferroviaria.
Il Prefetto Liguori ha così deciso di intervenire in prima persona, data la situazione orami andata fuori controllo, per garantire un minimo di sicurezza e vivibilità in una zona ormai resa invivibile da una serie di scelte che di fatto, ad oggi, invece di migliorare la situazione, l’hanno resa ancora più complicata.
Nel frattempo, il Sindaco Mastrangeli ha ricevuto i pendolari della “Roma-Cassino Express“. Un incontro nel quale si è parlato di treni, di sicurezza, di parcheggi, ovvero dei temi che sono ormai da mesi sulla bocca di tutti i cittadini.
Intanto la zona rossa. Cosa dice l’ordinanza?
L’ordinanza, in particolare, si riferisce a una perimetrazione che comprende Piazza Alessandro Kambo, Piazza Pertini, Via Pietro Mascagni, Via Don Minzoni (dall’incrocio con via Mascagni fino alla stazione ferroviaria), Via Giacomo Puccini, Via Licinio Refice (tratto adiacente la linea ferroviaria), Via Claudio Monteverdi (dall’incrocio con Via Mascagni fino alla Stazione ferroviaria), Via Sacra Famiglia, Viale Giuseppe Verdi fino all’incrocio con Via Cosenza, Via Giacomo Puccini (fino all’incrocio con Via Sacra Famiglia), Via G. Pasta, Via Pergolesi, Via Valle Fioretta (dall’incrocio con Via Mascagni fino al sottopasso con Via Monti Lepini)
Ha disposto il divieto di stazionare indebitamente nella zona individuata ai soggetti che, in dette aree, assumano atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica, tale da ostacolare la libera e piena fruibilità delle aree stesse e risultino già destinatari di segnalazioni all’Autorità giudiziaria per i reati in materia di stupefacenti, di reati contro la persona, furto, rapina, danneggiamento, invasione di terreni o edifici, detenzione abusiva di armi, porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Ad applicare l’ordinanza della zona rossa saranno il Questore, dr. Pietro Morelli, e i comandanti provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Provinciale e Polizia Locale che metteranno in campo agenti per controlli ancora più stringenti nella zona.
Per questo motivo sia Ottaviani, sia Mastrangeli hanno ringraziato il Prefetto Liguori per l’iniziativa messa in campo.
“Una città più ordinata e con maggiore decoro urbano sarà apprezzata da tutti, indipendentemente dalle diverse sensibilità politiche sulla materia della sicurezza. Peraltro, la zona rossa riguarda un’area in cui insistono lavori che, tra Comune e Ferrovie, superano i 40 milioni di Euro, un investimento senza precedenti nel Lazio, al netto della Capitale.” Ha affermato Nicola Ottaviani a cui ha fatto eco Mastrangeli.
“Ritengo doveroso ringraziare il Prefetto dr. Ernesto Liguori – ha dichiarato il Sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli – per aver accolto l’appello dell’on. Nicola Ottaviani e mio, a nome dell’amministrazione comunale della comunità tutta, per potenziare le strategie di prevenzione e contrasto a criminalità e condotte illecite, in una zona troppo spesso salita agli onori della cronaca per episodi legati a risse o spaccio di stupefacenti”
Ma i pendolari, pur apprezzando lo sforzo del Prefetto, hanno sciorinato il “cahiers de doleance” all’amministrazione comunale. L’accesso ai servizi, l’assenza di parcheggi, un tragitto di quasi un chilometro per raggiungere la stazione, per citarne alcuni.
Temi che saranno anche oggetto del prossimo consiglio comunale straordinario, aperto al pubblico previsto il 12 febbraio prossimo proprio sulla linea ferroviaria e i disagi dei pendolari, richiesto da Anselmo Pizzutelli e altri consiglieri comunali.
L’associazione, presente con una delegazione composta dal Presidente Pietro Fargnoli e Alessandro Redirossi, ha dato dei numeri di contesto. Sono circa 1000 i pendolari che quotidianamente utilizzano la stazione di Frosinone per motivi di studio o lavoro, su circa 3000 passeggeri che usufruiscono dei servizi ferroviari dello scalo del capoluogo.
Un bacino di utenza che raggiunge la stazione tramite auto privata (circa 700), tramite Cotral, a piedi, in bici o con mezzi alternativi.
Per quanto riguarda i problemi di accesso alla stazione durante il perdurarsi dei lavori in carico a RFI, l’Associazione ha richiesto di essere messa a conoscenza delle ragioni tecniche, già analizzate dal Comune, che hanno indotto RFI a disporre la chiusura dell’accesso di via Pergolesi.
“Visto il grave impatto di questa chiusura per i pendolari – il percorso a piedi dall’area ex Frasca alla stazione risulta oggi di circa 700m – ha detto Pietro Fargnoli – abbiamo richiesto un ulteriore sforzo per evitare del tutto la chiusura dell’accesso lato via Pergolesi che si aggiungerà , per altro, all’ulteriore disagio dato dalla parziale chiusura della linea Roma-Cassino durante i mesi estivi“
Per contro il Sindaco Mastrangeli ha assicurato che “Per quanto riguarda la situazione relativa ai parcheggi, oltre all’ex Frasca, che in questo momento è utilizzato come area deputata alla lunga sosta, è previsto un ulteriore parcheggio nell’area ex Agip, finanziato tramite il Programma Regionale cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, grazie al quale saranno resi disponibili ulteriori 150 stalli di sosta e l’impegno con RFi della riapertura dell’accesso pedonale di via Pergolesi, ottenendo la riduzione della chiusura dello stesso a 8 mesi “.