Sono tornati in piazza, in presidio, per protestare contro gli aumenti che stanno mettendo in ginocchio le aziende agricole. A Velletri il gruppo degli agricoltori legati all’Aspal del presidente Stefano Giammatteo si sono ritrovati nel piazzale della dispensa Fantozzi.
In fila con i loro trattori, ordinati e in maniera molto pacifica hanno sollecitato i cittadini sulla loro vertenza.
Contro anche al governo, che di fatto preferisce sostenere le aziende di sistema che delocalizzano le produzioni all’estro, grazie al piano Mattei, piuttosto che favorire misure di sostegno per le piccole aziende.
“Ormai non si riesce più a sostenere i costi – dice Giammatteo – questo l’uva è stata pagata 25 euro al quintale, ovvero 25 centesimi al chilo. Per produrla ce ne sono voluti circa 40 di euro. Dopodichè il vino è sugli scaffali dai 2 euro ai 10 euro. Nessuno di questi euro però ritorna ai produttori.” Ha detto Stefano Gaimmatteo.
“Che dire dei prezi delle materie prime? Energia raddoppiata, gas più 50%, così per fertilizzanti e altri prodotti e attrezzature necessarie. Per restare in piedi ormai le aziende agricole devono essere a conduzione familiare. C’è un problema di cambio generazionale, perché a queste condizioni nessuno dei giovani vuole continuare a fare questo mestiere” Ha proseguito il presidente dell’Aspal.
Queste alcune delle ragioni per le quali è partita la mobilitazione che si sta allargando. Presidi in Sicilia, Calabria, Orte, Velletri, a Roma sull’Aurelia, a Torreimpietra. Valdarno, Grosseto, Val di chiana, Arezzo, Pavia, Ravenna, Cesena, Puglia, Campania, Abruzzo, Marche, Veneto, Lombardia e Piemonte.
“Quando una azienda agricola chiude si crea un problema anche ambientale e paesagistico. Si perde il lavoro, ne risente l’indotto e soprattutto crescono i rischi idrogeologico per l’abbandono dei terreni. Abbiamo chiesto lo stato crisi con una azione partita dal Coordinamento Nazionale COAPI a cui fanno parte le associazione Aspal Uniagri, Partite iva Italia, Altra agricoltura. Siamo diverse migliaia di persone” Ha aggiunto Giammatteo
” Le piccole aziende poi non hanno accesso al credito, sono indebitate e non riescono ad avere accesso al credito con facilità .” Afferma ancora Giammatteo.
A queste criticità anche i problemi legati alla fauna selvatica, lupi, cinghiali in particolare che rovinano i raccolti e i greggi, e il cambiamento climatico che incide sulle produzioni e sulla stagionalità dei prodotti.
La mobilitazione non si fermerà anche perché il Sindaco di Vittoria ha già scritto una lettera all’Anci per i Municipi Rurali, chiedendo attenzione per questa vicenda.
Al presidio oltre agli agricoltori e ai tanti cittadini che si sono fermati, presenti anche gli agenti del Commissariato di Polizia di Velletri, i carabinieri e il reparto mobile di Roma della Polizia