L’Istat rileva a gennaio una accelerata del tasso di inflazione, che segna quota +1,5% su base annua. Un andamento dovuto all’andamento dei beni energetici, specialmente “a seguito della marcata accelerazione dei prezzi della componente regolamentata, ovvero le tariffe, (+27,8% annuo da +12,7%)”, spiega Istat.
Con l’inflazione a questi livelli, l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori stima ricadute, per una famiglia media, pari a +472,50 euro annui.
Ricadute che si abbatteranno su una situazione già compromessa dai continui rincari registrati negli ultimi anni, che hanno determinato modifiche nelle abitudini di consumo e rinunce importanti da parte delle famiglie.
“Per questo è sempre più urgente e necessario che il Governo intervenga per contrastare i nuovi aumenti e sostenere le famiglie, per far sì che difficoltà, disagio e disuguaglianze non crescano ulteriormente.” Dice la Federconsumatori.
“È indispensabile, in tal senso, che il Governo intervenga attuando: la promessa e mai realizzata riforma e degli oneri di sistema su beni energetici (eliminando voci obsolete e spostandone altre sulla fiscalità generale); la creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica e una determinata azione di contrasto alla povertà alimentare; la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe un risparmio di oltre 516 euro annui a famiglia); lo stanziamento di maggiori risorse per la sanità pubblica” Prosegue Federconsumatori
“Inoltre l’avvio di misure per riequilibrare le disuguaglianze esistenti, prima di tutto attraverso un rinnovo dei contratti, una giusta rivalutazione delle pensioni e una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi.” Conclude Federconsumatori