Con un ora di ritardo previsto dal programma, complice l’attesa del Presidente della Regione Rocca, si è inaugurato il punto nascite all’Ospedale Paolo Colombo di Velletri.
In tanti già dalle 10,30 del mattino erano davanti all’entrate del nosocomio veliterno per assistere alla riapertura del punto nascite chiuso nel 2019 e mai più riaperto.
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Vale la pena ricordare le raccolte di firme di Rinascita Veliterna, che si fermò a 1500 firme, le polemiche che la chiusura del punto nascite scatenò in città, tanto che divenne motivo di discussione politica nelle elezioni amministrative, che hanno visto poi diventare sindaco della città l’avv. Ascanio Cascella sostenuto dalla coalizione di centrodestra.
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Come annunciato, era presente anche una delegazione del Comitato per la riapertura del punto nascite dell’Ospedale Riuniti di Anzio insieme ai sindaci delle città del litorale, Burrini e Lo Fazio.
Una protesta civica e civile ed un confronto schietto dei due sindaci con l’assessore al bilancio Giancarlo Righini e il Presidente Rocca sul futuro dell’ospedale di Anzio e Nettuno e anche sul punto nascite del Riuniti.
Presente oltre al sindaco di Velletri, quelli di Lariano, Pomezia, Lanuvio, Rocca Massima, Nemi. Autorità militari e religiose con il Vescovo Stefano Russo, che ha presenziato alla benedizione dei locali, rinnovati ed accoglienti, per le partorienti che si rivolgeranno a questo servizio.
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Particolare soddisfazione anche per i vertici aziendali della Asl Rm6 rappresentata dal Direttore Sanitario e facenti funzioni di Direttore Generale, Vincenzo La Regina, che ha ricordato a tutti che bisogna umanizzare questo servizio se si vuole dare un segnale di prossimità alle persone.
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Sicuramente lo staff al seguito del dr Petriglia, saprà rendere possibile questa raccomandazione, visto che comunque nel tempo l’ospedale di Velletri e il punto nascite è stato sempre un riferimento non solo per i cittadini veliterni ma anche dei comuni limitrofi, Lariano, Cori, Artena, Cisterna.
Tornerà ad esserlo? E’ questo l’auspicio. Adesso per completare il punto nascite mancherebbe un tassello, ad oggi non presente nella struttura appena inaugurata e che già da ieri mattina era operativa, ovvero la realizzazione di una terapia intensiva neonatale, che manca nel rinnovato punto nascite di Velletri.
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La terapia intensiva neonatale potrebbe, noi auspichiamo mai, essere fondamentale, oltre che necessaria, in caso di parti con complicazioni. Noi vogliamo credere che il dr Petriglia, il Direttore Sanitario Vincenzo La Regina, il Sindaco Ascanio Cascella e l’assessore regionale Giancarlo Righini che si battano ancora per completare la funzionalità del punto nascite.
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Vale la pena ricordare che i posti per la ginecologia sono stati elevati a 20, 4 sono i posti letto di neonatologia e 6 posti letto di pediatria che saranno guidati dal dr Pulicati.
“Il Punto Nascita dell’Ospedale di Velletri è un presidio di I livello, in collegamento funzionale con quelli di II livello, dedicato all’assistenza delle gravidanze a basso e medio rischio, con particolare attenzione ai neonati sani o con patologie intermedie.” Si legge nella nota della Asl Rm6
“L’obiettivo è garantire un percorso nascita sicuro e qualificato, riducendo la necessità di spostamenti verso Roma e offrendo alle famiglie un punto di riferimento vicino e all’avanguardia. Il modello assistenziale prevede un’integrazione tra il Consultorio Familiare, il reparto di Ostetricia e Ginecologia, la Pediatria e i Pediatri di famiglia, assicurando una presa in carico completa della donna dalla gravidanza al puerperio.” Prosegue la nota aziendale che evidenzia anche i servizi potenziati, tra i quali:
La Partoanalgesia, per un’esperienza di parto meno dolorosa e più serena;
Il Contatto “skin-to-skin” immediato tra mamma e neonato, in collaborazione con la Pediatria e la Neonatologia, per favorire il legame affettivo e il benessere del bambino; Il Rooming-in, un servizio che l’Ospedale di Velletri fu tra i primi a introdurre, per incentivare l’allattamento materno e il contatto costante tra madre e neonato.
L’Ambulatorio per le gravidanze a termine consentirà l’accoglienza ospedaliera a partire dalla 36ª settimana di gestazione, offrendo assistenza continuativa e qualificata.
Questi i servizi potenziati già operativi al Colombo, adesso ci si attende che arrivi la prima nascita.