Parlare ai giovani, attraverso i giovani. È Alice Pescarollo, 17 anni, autrice del libro “6597: germogli sotto la neve”, la protagonista del ciclo di incontri letterari promosso dal Sistema Bibliotecario “Sud Pontino” per celebrare la Giornata della Memoria.
Cinque appuntamenti, che hanno preso il via lo scorso 5 febbraio e continueranno fino al 15 febbraio per parlare di Shoah nel segno della letteratura “young adult”.
I comuni di Gaeta, Fondi, Formia, Lenola e Castelforte ospiteranno la giovanissima scrittrice di Monterotondo, protagonista di una coinvolgente esperienza educativa che contribuirà a promuovere la lettura tra i ragazzi sensibilizzandoli sul tema dell’Olocausto attraverso il linguaggio eterno dell’amore.

Per il Comune di Formia, capofila del Sistema Bibliotecario “Sud Pontino”, è la prosecuzione di un percorso iniziato nel 2024 con la prima edizione dello “YAL Formia – Festival della Letteratura Young Adult”, la fortunata rassegna di letteratura per teen-ager che ha portato in città autori importanti e coinvolto le scuole in percorsi laboratoriali per la conoscenza del mondo editoriale e la scoperta delle attività che sono dietro la nascita di un libro o di un fumetto.

“Siamo onorati e profondamente emozionati di accogliere, mercoledì 12 febbraio 2025, presso la sala Ribaud del Comune di Formia, la giovanissima autrice del libro “6957: germogli sotto la neve” Alice Pescarollo – hanno detto il sindaco Gianluca Taddeo e l’assessore alla Cultura Luigia Bonelli – L’incontro si colloca all’interno di un percorso culturale promosso dal Sistema Bibliotecario ‘Sud Pontino’ per commemorare la Giornata della Memoria. Il Comune di Formia, capofila del Sistema Bibliotecario “Sud Pontino” continua, con questo appuntamento, nel suo intento di promuovere la lettura tra i giovani, sensibilizzare sui temi della memoria storica e offrire strumenti di riflessione critica attraverso la letteratura Young Adult. Una iniziativa che conferma il nostro impegno nel trasformare la cultura in un elemento vivo, partecipato e generativo, capace di educare le nuove generazioni ai valori di umanità, rispetto e comprensione”.
Il romanzo, edito da LABDFG, racconta la storia di Myriam, figlia di un famoso notaio romano, deportata con la sorellina Naomi nel campo di concentramento di Auschwitz. La forza e in parte l’incoscienza della sua età la portano a trovarsi sul quel sottilissimo filo tra la vita e la morte che scandisce i minuti nei campi di sterminio.
Situazioni che non sfuggono all’ufficiale Alexander Mayer, figlio del più noto Christoph Mayer, e al suo sottoposto Albert Dach. “6957” è una storia d’amore e di profonda amicizia che affronta il rapporto genitore-figlio e la complessa dinamica delle aspettative personali e sociali. La Shoah è vista con gli occhi di una ragazza che si innamora del suo carnefice. L’orrore dell’Olocausto non si stempera, si fa persino più atroce davanti al potere dei sentimenti.
“Il romanzo rappresenta un valido strumento per trasmettere la memoria storica alle nuove generazioni, permettendo ai giovani di comprendere la profondità del dolore e della resilienza attraverso gli occhi di Myriam, la protagonista di una storia toccante che unisce l’orrore della Shoah al potere dirompente dell’amore e dell’empatia – ha aggiunto l’assessore Luigia Bonelli – Invitiamo tutti, e in particolare i giovani, a partecipare a questo incontro, occasione preziosa per riflettere, ricordare e soprattutto comprendere“