E’ tutto pronto per la manifestazione di questa mattina indetta dal Comitato per la Protezione dei Boschi dei Colli Albani a tutela dei boschi, contro i tagli del ceduo di castagno.
Una manifestazione che vedrà l’appuntamento alle ore 10, da piazza Giuseppe di Vittorio ai campi di Annibale a Rocca di Papa per concludersi a Villa Barattolo sede del Parco dei Castelli, ritenuto dal comitato e con esso da molti cittadini, anche responsabile di questa situazione, venendo meno, o peggio abdicando, al ruolo specifico del Parco stesso.
![](https://www.laspunta.it/wp-content/uploads/2025/02/Locandina-Corteo-Contro-il-Disboscamento-a-Rocca-di-Papa-15-febbraio-2025-Comitato-Boschi-724x1024.jpg)
Tra le maggiori criticità anche il passaggio dei mezzi pesanti che hanno compromesso diverse aree tra queste, la via Francigena tra Nemi e Velletri, la Via Sacra a Monte Cavo, le Faete, l’Artemisio veliterno.
Il Comitato fa sapere che la manifestazione e soprattutto il presidio al Parco dei Castelli ha lo scopo di chiedere un impegno concreto al Parco dei Castelli, stimolandolo a recuperare il ruolo per il quale è stato istituito 40 anni fa con una mobilitazione dei cittadini senza precedenti.
“Chiediamo un’immediata moratoria dei disboscamenti, l’avvio del ripristino dei luoghi devastati, l’accesso ai dati aggregati sui tagli negati finora, un secondo incontro con l’Ente, la spinta, revisionandolo all’approvazione del Piano di Assetto bloccato da anni, una forte presa di posizione ed iniziative concrete contro il depauperamento della falda idrica, della capacità delle acque dei due laghi e sulla questione dell’inceneritore di Santa Palomba” Afferma il Comitato.
Ed appare paradossale, a 40 anni della sua istituzione, oltre che ad essere la prima volta in assoluto, che i cittadini manifestino contro il Parco dei Castelli chiedendo che torni a svolgere il suo ruolo. Anche qui le responsabilità sono ben distribuite alla politica che ha governato il parco e ai sindaci che ne fanno parte.