Qualcuno si è stupito per il fatto che il sindaco di Rocca di Papa sia stato criticato dai manifestanti lo scorso sabato in occasione della manifestazione contro le modalità dei tagli dei boschi e contro la mancanza di controlli da parte del Parco dei Castelli.
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Manifestazione indetta dal Comitato Protezione Boschi dei Colli Albani e terminata con un presidio davanti alla sede del Parco dei Castelli, Villa Barattolo, dove hanno preso la parola i cittadini e tra questi anche il sindaco di Rocca di Papa.
Proprio le parole del Sindaco di Rocca di Pappa, Massimiliano Calcagni, hanno provocato in alcuni ilarità in altri dissenso. Il motivo tra l’altro non sarebbe neanche difficile da capire. Basta tornare al 23 maggio del 2023.
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Siamo in campagna elettorale. Il candidato sindaco Massimiliano Calcagni si reca in montagna e fa un video, nel quale critica aspramente il centrosinistra per “lo scempio” del taglio dei boschi. Effettua il video, in zona Monte Cavo, mentre una azienda boschiva sta tagliando i cedui nel bosco di Rocca di Papa e il candidato sindaco afferma “Se verrò eletto tutto ciò non accadrà più. Quello che sta succedendo non è normale”.
Alleghiamo di seguito il link dove potete vedere ed ascoltare le dichiarazioni di Calcagni: https://www.facebook.com/share/v/1AyXSiyYVg
Un video dal titolo “Il nostro bosco piange. Chi non ha vigilato e chi ha permesso questo dovrà rendere conto ai cittadini”, che riceve oltre 1200 consensi. Il problema è che poi le parole si debbono trasformare in fatti. Ad oggi, purtroppo per Calcagni, i tagli proseguono nel territorio di Rocca di Papa uguale a come avvenivano prima e forse anche peggio.
Ecco spiegato perché i cittadini lo hanno contestato. Però noi vogliamo dare credito alle parole del Sindaco e gli chiediamo: ha fatto fare i controlli dalla Polizia locale su quanto accade su Monte Cavo? Ha verificato se i lavori vengono fatti a regola d’arte? Ha verificato se i vincoli sulla via sacra sia stati rispettati?
Poche domande, ma soprattutto un’altra. Cosa ha fatto, come Sindaco, di diverso dagli altri predecessori per evitare come ha li definiti lei, “scempi” del patrimonio boschivo lasciato in mano ai “conquistadores”?