La Spinosa per l’Ambiente e i Comitati No Bretella, No Corridoio Roma Latina si schierano apertamente contro il tracciato della Bretella Cisterna Valmontone il cui tracciato andrà ad impattare sul monumento dell’eccidio dei Martiri di Pratolungo.
“Sono più di venti anni che combattiamo contro la costruzione della Bretella Cisterna – Valmontone, un’opera inutile e dannosa che distrugge per sempre un territorio affascinante: dalla zona di Malatesta al lago di Giulianello, solo per citare due luoghi di grande pregio ambientale.” Dice il circolo la Spinosa
“Abbiamo partecipato, insieme ad altre associazioni, alla cerimonia di commemorazione dei martiri di Pratolungo, l’uccisione per mano dei nazisti di innocenti. Un dramma rievocato in modo particolarmente toccante dall’ultimo sopravvissuto, Gino Bagaglini, all’epoca quattordicenne.”
“Ma la cosa che più ci ha commosso è stato il doloroso contrasto tra la bellezza del paesaggio del luogo della tragedia e il ricordo testimoniato dal monumento dedicato alle vittime. Proprio in questo luogo dovrebbe passare un tratto della superstrada: pilastri di cemento, asfalto sul luogo della memoria.
“Come scritto nello striscione esibito dall’ associazione R/Esistenza bisogna dire un forte NO BRETELLA! Non è ricevibile la proposta di spostare il monumento: è lì che sono stati uccisi i martiri. È un luogo sacro che va difeso e conservato per sempre.” Conclude la Spinosa
“Uccisi, fucilati, mitragliati, fatti a pezzi dalle bombe a mano o sgozzati con le baionette, questa la morte di dodici italiani dell’eccidio di Pratolungo a Velletri. Ma sembra che queste morti non contino nulla: sul luogo della strage passerà la superstrada Bretella Cisterna-Valmontone.” Aggiungono invece i due comitati No Bretella, No Corridoio Roma Latina.
“Si vuole cancellare il ricordo? Di certo non si rispetta il loro sacrificio. Le vittime innocenti vengono “superate” dalla presunta esigenza di costruire la nuova viabilità di collegamento bis. Sì, un doppio collegamento tra Via Pontina ed A1: la SR 156 già adempie a questo compito.
Quindi un Sacrario Civile viene sotterrato da qualche tonnellata di cemento ed asfalto. Il sacrificio ignorato.” Prosegue la nota dei comitati
“I Martiri uccisi di nuovo, in nome del “progresso”. In tutto ciò il silenzio politico è sconvolgente: partiti locali e non solo totalmente assenti e muti.“
“Quelli bravi dicono che l’argomento Bretella è “divisivo” e quindi: non se ne parla e non se ne scrive. Li avete uccisi anche voi, di nuovo. Siete colpevoli anche del vostro silenzio. Non si vuole disturbare il conducente? Quel luogo è Sacro e non si tocca.“