Non c’è pace per il Sindaco Mastrangeli. Non bastano i problemi legati alla sicurezza e al traffico allo Scalo, lo smog, e le cause sul cantiere BRT, adesso anche l’ultimo sottile filo che lo teneva politicamente in vita, quello di Fratelli d’Italia sembra essersi rotto irrimediabilmente.
La causa scatenante l’assegnazione di un contributo per l’efficientamento di una scuola, invece che destinarlo allo stadio del nuoto, tanto caldeggiato proprio da Fratelli d’Italia e dal consigliere Carfagna, molto ben visto dai vertici romani di FDI.
Da ieri Mastrangeli è separato in casa, con il rischio che gli assessori di Fratelli d’Italia restino alla finestra a guardare e peggio che il granitico gruppo consiliare, che risponde al partito e non al sindaco, possa lasciarlo a piedi proprio alla vigilia di un delicato consiglio comunale.

Nervi tesi e bocche quasi cucite. Intanto dalla Capitale l’accordo con la lista Marzi non sarebbe stato molto ben digerito, almeno da una parte dei partiti di centro destra, perché potrebbe prefigurare futuribili scenari politico-elettorali abbastanza inusuali e destabilizzanti.
Ma anche l’ultimo sponsor del sindaco Mastrangeli, ovvero l’ex sindaco Ottaviani, oggi parlamentare, sembra proprio averne piene le scatole di questa situazione. Mastrangeli è tacciato di essere un egocentrico, per di più irriconoscente e di tirare dritto senza valutare le conseguenze delle sue azioni o peggio delle sue dichiarazioni.
Ha provato Ottaviani a dare una mano al sindaco, intervenendo direttamente sul Prefetto per la zona rossa allo Scalo, per dare una risposta a migliaia di cittadini che da mesi lamentano scarsa attenzione al fenomeno della sicurezza, che tra l’altro anche laspunta.it ha ripreso più volte.
Il suo braccio destro in seno all’amministrazione comunale, Massimiliano Tagliaferri un segnale forte e chiaro l’aveva già mandato assumendo una posizione critica, che alla luce di quanto sta accadendo potrebbe anche diventare ancora più critica.
Ricompattare il centro destra, recuperare la coalizione, aveva detto Tagliaferri, ma Mastrangeli ha preferito gettarsi nelle braccia di Domenico Marzi, con la regia di Fratelli d’Italia, che fino ad ora è sempre stata dietro le quinte.
Ma quanto accaduto con la delibera della discordia tra il Sindaco e Fratelli d’Italia ha aperto una frattura, difficilmente sanabile. E a questo punto tornano utili le affermazioni del consigliere Sergio Crescenzi, l’unico di Fratelli d’Italia ad aver avuto il coraggio di dire la sua.
Ripreso dal suo stesso partito, chissà se adesso qualcuno non gli avrà detto che ha avuto ragione nel rilasciare le sue dichiarazioni a laspunta.it. “Questo sindaco mi ha deluso” aveva detto Crescenzi ed è quello che dicono in queste ore anche altri esponenti di Fratelli d’Italia.
Fino a questo punto Fratelli d’Italia era stato alla finestra anche perché riusciva a “gestire” alcune questioni relative alle deleghe, ora questo sembra venire meno, anche perché l’eterogenea maggioranza Mastrangeli vive di pesi e contrappesi e la situazione pare stia sfuggendo di mano.
Cosa accadrà? Se non si riuscirà a ricucire lo strappo con Fratelli d’Italia e con Tagliaferri sull’argine del fiume, per Mastrangeli si avvicina la fine della sua esperienza da Sindaco.
Il 5 marzo è prossimo ed anche l’eventuale causa per la restituzione delle aree di cantiere richieste dalla Frosinone Mobilità e Servizi che sarà affrontata domani, potrebbe influire sulle sorti dell’amministrazione Mastrangeli.