“Questa vicenda rischia di avere conseguenze rilevanti per l’amministrazione di Frosinone. La combinazione di un Carnevale che inizialmente sembrava un evento positivo, con la successiva crisi scatenata dall’atteggiamento dell’assessore Rossella Testa, ha creato una situazione complessa.” Ad affermarlo è portavoce del Movimento Al Servizio del Popolo, Dheni Paris.
“Se il sindaco Riccardo Mastrangeli continuerà a difendere l’assessore, definendo gli atti come “goliardici”, potrebbe rischiare di alienarsi una parte significativa della cittadinanza, che percepisce l’episodio come offensivo e inaccettabile. Il comportamento dell’assessore, infatti, è stato visto da molti come un affronto nei confronti della comunità, e i video che hanno circolato sui social hanno amplificato l’indignazione.” aggiunge il portavoce.
“Le richieste di dimissioni da parte dei cittadini potrebbero diventare più forti nei prossimi giorni, in particolare se la protesta continua a crescere online e nei confronti delle istituzioni locali. In una situazione del genere, ci sono diversi scenari possibili:” Afferma Dheni Paris che fa un elenco delle possibili opzioni.

“Risoluzione interna e dimissioni dell’assessore: Se la pressione politica e sociale diventa troppo forte, il sindaco potrebbe essere costretto a prendere una posizione più decisa, chiedendo le dimissioni dell’assessore Testa. Questa sarebbe una mossa per cercare di riportare la calma e ripristinare l’immagine dell’amministrazione, mostrando che le istituzioni non tollerano comportamenti offensivi. L’uscita dell’assessore potrebbe placare la furia popolare, ma non cancellerebbe completamente il danno d’immagine subito dal sindaco e dalla giunta.“
“Continua difesa dell’assessore: Se il sindaco decidesse di rimanere fermo nella difesa dell’assessore, potrebbe innescare una lunga polemica che minerebbe ulteriormente la sua credibilità. Gli atti goliardici, sebbene possano essere accettati in contesti informali, in un ruolo istituzionale rischiano di sembrare inappropriati e irrispettosi. Questa posizione potrebbe polarizzare ulteriormente l’opinione pubblica, con un possibile rifiuto da parte di alcuni cittadini che potrebbero considerare le risposte del sindaco insufficienti o fuori luogo.”
“Risposta pubblica conciliatoria: Un’altra strada potrebbe essere quella di un intervento pubblico da parte del sindaco, in cui ammette l’errore dell’assessore, esprime il proprio rammarico per l’accaduto e invita la cittadinanza a non alimentare l’odio sui social. In questo caso, Mastrangeli potrebbe tentare di mediare, magari chiedendo una riflessione interna alla giunta per evitare episodi simili in futuro. Questo approccio, se ben gestito, potrebbe ridurre l’intensità delle polemiche e permettere una sorta di “rieducazione” della giunta su come comportarsi in eventi pubblici.“
“Comunicazione istituzionale di scuse: Il sindaco potrebbe decidere di scusarsi pubblicamente, senza necessariamente chiedere le dimissioni dell’assessore, ma riconoscendo che l’incidente è stato inappropriato e dannoso. In tal caso, potrebbero essere introdotte nuove linee guida per i comportamenti pubblici della giunta e iniziative di sensibilizzazione sul rispetto verso la comunità. Le scuse potrebbero essere un primo passo per cercare di ricucire il rapporto con la cittadinanza.” Questi i quattro possibili scenari ipotizzati da Al Servizio del Popolo.
“In ogni caso, la risposta del sindaco sarà fondamentale per determinare se la situazione degenererà in una crisi politica o se l’amministrazione riuscirà a limitare i danni e a riprendere il controllo della situazione. Se il sindaco risponderà con arroganza o minimizzerà il comportamento dell’assessore, potrebbe finire per danneggiare irreparabilmente la sua carriera politica. Se, al contrario, adotterà un atteggiamento più umile e responsabile, potrebbe ridurre l’impatto negativo e ricostruire la fiducia dei cittadini.” Conclude il portavoce Dheni Paris.