“Continua ad essere assegnato personale OSS a rotazione nel Blocco operatorio di Cassino privo della necessaria esperienza e sebbene più volte evidenziato, si continua ad assegnare al blocco operatorio personale OSS a rotazione, sebbene nell’ambito del medesimo presidio ospedaliero sia presente personale con maturata esperienza nel settore. ” A far scoppiare il caso degli OSS è l’Ugl Sanità con la segretaria Rosa Roccatani.
“Di fatto, L’operatore socio-sanitario (OSS) preposto al blocco deve occuparsi delle apparecchiature presenti in sala operatoria (carrelli, monitor, ventilatori, ecc.) delle delicate attrezzature tecniche strumentali, e indubbiamente il sostituire giornalmente questa figura non garantisce la sicurezza delle attività da svolgere, a scapito del personale infermieristico costretto a sostituirsi all’OSS e soprattutto ad eventuale danno al malato.” Precisa la sindacalista.
“Vale la pena rammentare che nell’anno 2024, tra mansioni superiori – demansionamento – mobbing – spese legali, l’azienda ha sborsato milioni di euro.” Sottolinea Roccatani

“Inoltre, non si comprende perché nel medesimo presidio ospedaliero mentre il personale infermieristico presta la propria attività nel reparto di assegnazione, il personale OSS deve farsi carico di più reparti (esempio: Nefrologia, dialisi – cardiologia UTIC – ecc.).“
“Per  non parlare poi del pronto soccorso dove il personale OSS, oltre alle mansione proprie della qualifica, deve farsi carico anche delle molteplici attività ( trasporto e ritiro degli esami biologici – ritiro referti ECG dovuto al mancato utilizzo della piattaforma di cardio on line sebbene attiva – fornitura farmaci, presidi, attrezzature, apparecchiature elettromedicali, attività rientrante tra i servizi esternalizzati, come da capitolato tecnico, aggiudicato alla ditta Euro&Promos, ossequiata in tutti gli altri Pronto Soccorso della provincia tranne che in quello di Cassino.” Aggiunge la Segretaria dell’Ugl Sanità .
“A ciò si aggiunge che a causa dell’esiguo personale, in più casi gli esami diagnostici vengono rinviati, prolungando i giorni di degenza dei malati a scapito degli utenti malati contribuenti e inevitabile danno del bilancio aziendale.”
“Ed ancora, perché mentre il personale, sia infermiere che OSS di nuova assunzione e di giovane età è assegnato in servizi meno pesanti, mentre quello di lunga attività permane in reparti assai gravosi? Quale sperienza avranno maturato i giovani professionisti, domani che il personale vetusto lascerà il servizio per raggiunto limite di età ? ” Si domanda Roccatani.”
“Infine, come UGL Salute chiediamo, con la nota carenza di personale, è plausibile la presenza di circa 5 infermieri e 2 coordinatori al servizio infermieristico di Cassino in quanto l’attività dei reparti è organizzata gestita dal coordinatore di riferimento? ” Insomma una gestione del personale OSS che lascia a desiderare secondo il Sindacato, una prima grana per il nuovo Direttore Generale Arturo Cavaliere.