Si sono conclusi ieri i festeggiamenti per i 160 anni dello Stemma di Formia con il convegno “Il lungo cammino della città di Formia”, ospitato nella sala consiliare “E. Ribaud” del Palazzo Comunale.
L’evento è stato promosso dal Centro Studi Sa Formia, presieduto da Daniele Elpidio Iadicicco, ed è stato l’atto finale di un intenso programma iniziato il 6 aprile.
Con la mostra “Lo Stemma di Formia: 160 anni di Identità e Tradizione” presso il Punto Iat, l’amministrazione guidata dal Sindaco Gianluca Taddeo ha dato il via a una serie di iniziative culturali e didattiche per ricordare un simbolo nato il 17 aprile 1865 dal genio di Pasquale Mattej, artista locale e pioniere del fumetto italiano.


Una celebrazione che unisce passato, presente e futuro
“Lo stemma civico ci ricorda le nostre radici, ma è anche un simbolo di unità per la nostra comunità”, ha dichiarato il sindaco Taddeo.
Grande coinvolgimento da parte delle scuole del territorio. Gli alunni dei tre istituti comprensivi “Pasquale Mattej”, “Alighieri” Formia-Ventotene e “Vitruvio Pollione” hanno preso parte con entusiasmo alla cerimonia istituzionale, aperta dalla Fanfara dell’8° Reggimento Bersaglieri “Garibaldi”.
Il percorso musicale, partito dalla Villa Comunale ‘Umberto I’ fino a Piazza della Vittoria, ha emozionato i presenti, culminando in un concerto che ha coinvolto cittadini, studenti e autorità civili, militari e religiose.

L’eredità di Pasquale Mattej tra arte e senso civico
Lo stemma di Formia, frutto del talento di Pasquale Mattej, rappresenta non solo un segno grafico distintivo, ma un codice di appartenenza alla comunità formiana.
La figura di Mattej, a cui oggi sono dedicati una piazza e un istituto scolastico, è stata ricordata anche con un busto scultoreo realizzato dall’artista Gabriele Donati, esposto durante la mostra inaugurale.

Mostre, passeggiate e testimonianze per riscoprire Formia
La rassegna ha previsto anche passeggiate culturali nei borghi di Maranola e Castellone, guidate dalle associazioni Formiana Saxa e Maranola Nostra, e una mostra documentaria che ha illustrato l’evoluzione grafica dello stemma fino ad oggi.
Tra le opere esposte anche rielaborazioni pittoriche ispirate all’Araba Fenice, simbolo di rinascita, firmate da Palma Aceto, Renato Marchese e Tiziana Pietrobuono.

Un simbolo che guarda al futuro
Nel convegno finale del 17 aprile, moderato da Giovanni Valerio, vicesindaco e assessore al Turismo, sono intervenuti esperti come l’architetto Salvatore Ciccone e lo storico Daniele De Meo. Al termine, sono stati consegnati gagliardetti con lo stemma cittadino alle associazioni che ogni giorno contribuiscono alla crescita di Formia.
Particolarmente toccante il momento dedicato alla poesia “Formia… e l’Araba Fenice” letta dagli studenti: un’immagine potente per descrivere la capacità della città di rigenerarsi, forte delle sue radici.
Conclusioni
La celebrazione dei 160 anni dello Stemma di Formia non è stata solo un’occasione commemorativa, ma un forte momento identitario per la città, in cui passato e futuro si sono intrecciati attraverso la cultura e la partecipazione attiva dei cittadini.
link: Sito istituzionale Comune di Formia
link: chi era Pasquale Mattej