David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio, ha dichiarato che non ci saranno più prezzi del latte al di sotto dei costi di produzione. Questa è una battaglia che Coldiretti ha sempre combattuto, ottenendo risultati significativi, come la norma contro le pratiche sleali.
Granieri ha commentato le violazioni della norma sulle pratiche sleali riscontrate dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf). Queste violazioni riguardano i contratti sul latte stipulati con gli allevatori italiani dalla multinazionale francese Lactalis, i cui rappresentanti saranno presto ascoltati al Ministero.
Quella del latte la prima battaglia
Granieri ha affermato che la battaglia è iniziata con il latte, ma Coldiretti è pronta ad agire su tutte le filiere per prevenire ulteriori pratiche sleali contro gli agricoltori. Questo è un riferimento all’applicazione del decreto legislativo n.198 dell’8 novembre 2021, voluto da Coldiretti, che prevede che i prezzi pagati agli agricoltori e agli allevatori non scendano mai sotto i costi di produzione.
La controversia è stata aperta da Coldiretti a settembre con la denuncia di Lactalis per aver modificato unilateralmente il contratto con gli allevatori fornitori di latte, riducendo i prezzi riconosciuti e introducendo un nuovo indice legato alle quotazioni del latte europeo, penalizzante per i produttori italiani.
Pagare i danni agli agricoltori
Granieri ha chiesto che Lactalis paghi anche la differenza agli allevatori danneggiati. Questa è solo la prima vittoria di una battaglia che sarà lunga e difficile per proteggere il reddito delle imprese. Roma rappresenta il mercato più importante d’Europa per il latte fresco, un vero e proprio fiore all’occhiello. Nel Lazio vengono prodotti oltre 4 milioni di quintali di latte ogni anno. La filiera lattiero-casearia svolge un ruolo fondamentale nell’economia della regione, inserita tra le aree di produzione nel disciplinare Dop della Mozzarella di Bufala Campana.
Questa iniziativa è coerente con la mobilitazione a Bruxelles, dove Coldiretti ha manifestato in piazza e presentato il piano “Non è l’Europa che vogliamo” ai principali rappresentanti istituzionali.
La direttiva europea sulle pratiche sleali
La legge nazionale ha recepito una direttiva europea, voluta da Coldiretti, che indica tra le pratiche sleali pagamenti non connessi alle vendite, contratti non scritti e prezzi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori inferiori ai costi di produzione. Quest’ultima situazione si è verificata con la modifica delle condizioni contrattuali che hanno comportato un taglio dei prezzi riconosciuti agli allevatori.
Dopo la denuncia, sono iniziate le verifiche e tutti i contratti e le variazioni effettuate dalla multinazionale sono finiti sotto la lente dell’Icqrf. Se il procedimento si concluderà con la condanna del più grande gruppo industriale del latte in Italia, sarà una grande vittoria per Coldiretti.