Una vera gazzarra si è scatenata sotto il profilo social del sindaco di Colleferro Sanna dopo che il presidente della Regione Rocca, come un utente facebook qualsiasi, ha inscenato una polemica virale che ha coinvolto centinaia di persone.
La politica si sposta sui social e non si fa più nelle aule deputate. Quanto assistito ieri sul profilo Facebook del sindaco di Colleferro è una rappresentazione plastica di come la politica abbia perso il suo naturale aplomb istituzionale, per lasciare spazio al botta e risposta nel quale, spesso, alla fine tutto resta come prima.
Ad innescare la miccia il post del sindaco Sanna sull’ospedale di Tivoli. Un intervento, quello di Sanna, quale vicepresidente della Città Metropolitana interessato ai problemi della provincia di Roma.
Questo il testo pubblicato da Pierluigi Sanna sulla sua pagina facebook
“Gira con insistenza la voce riguardo la riapertura dell’ospedale di Tivoli
Noi ce lo auguriamo di cuore poiché una comunità nostra sorella merita di riavere il suo ospedale funzionante. Il personale quindi tornerà a Tivoli, ad aprile o maggio: è plausibile come ipotesi.
Dobbiamo andare avanti per ipotesi poiché dalle dimissioni dell’ex Dg Santonocito in poi, nessuno ha informato ufficialmente i sindaci sul prosieguo delle operazioni.
Quando il personale andrà via da Colleferro e Palestrina rimarremo comunque Dea di primo livello? Ci auguriamo di sì, sarebbe sacrosanto.
Inoltre ci domandiamo come faranno gli organici a reggere questo livello di prestazioni dopo la dipartita di coloro che giustamente torneranno a Tivoli?
Sono domande lecite alle quali però non c’è risposta. Qualcuno potrebbe dire che anche le prestazioni diminuiranno e quindi basterà il vecchio personale.
A costoro occorre rispondere che Colleferro e Palestrina sono comunque ospedali di riferimento di un’utenza vastissima che arriva qui da tutto il sud del Lazio, province di Frosinone e Latina comprese (per questo da tempo proponiamo il nuovo policlinico della Valle del Sacco).
Qualcuno risponderà alle nostre domande? O come per l’ambulatorio Osa ci sarà un assordante silenzio politico/istituzionale, al netto dei buoni rapporti tra persone?
Cosa debbono fare i sindaci di questo territorio per avere uno straccio di programmazione? Riscendere in piazza per protestare? Se occorre naturalmente lo faremo, non sarebbe certo la prima volta.
Certo è che la visita a Colleferro della nuova commissaria, fatta quasi di nascosto, non ci rassicura. Che mandato preciso ha la nuova commissaria? L’unico che riusciamo a scorgere e la volontà di evitare il confronto con le prime autorità sanitarie della Asl, o solo di questo territorio magari.
Magari a Subiaco, per esempio, l’amico sindaco Petrini sarà avvertito per tempo. Non vogliamo pensare a male per non fare peccato, per dirla andreottianamente.
Attendiamo, attendiamo non più con speranza, come abbiamo fatto in quest’anno appena trascorso bensì con una certa preoccupazione. In medicina generale ancora debbono iniziare i lavori di cui si parla da una vita e della risonanza nuova si sono perse le tracce.
Attendiamo, attendiamo risposte concrete, tempi certi e soluzioni tecniche. Vanno bene anche occasioni di confronto, magari prima che inizi la campagna elettorale.”
Apriti cielo. Il Presidente della regione Francesco Rocca, sentendosi chiamato in causa non ci pensa due volte e pubblica una sua risposta nei commenti al post che riportiamo
“Capisco che il nulla a cui ha abituato i suoi cittadini la porta a distogliere i problemi parlando di cose che evidentemente non comprende (senza che ciò mi sorprenda).
Ma basta andare sul link per trovare la programmazione delle riaperture dell’ospedale di Tivoli.
Ho trovato la sanità del suo territorio lasciata in condizioni pietose da chi mi ha preceduto e peraltro senza interventi sulla sicurezza. L’ospedale di Colleferro veniva smantellato con il suo compiacente silenzio.
Ora stiamo invertendo la rotta e l’ospedale di Colleferro così come le altre strutture risorgeranno dal disastro in cui sono state ridotte. Mi spiace ma lei non troverà più una amministrazione compiacente mentre fate affogare i vostri territori e i vostri cittadini.
Lei ha cominciato male la sua campagna elettorale in perfetta continuità con il suo mandato.
Con i cittadini e i comitati civici sono sempre pronto a confrontarmi sui fatti, ma non con chi fa della disonestà intellettuale uno strumento di politica, mi spiace ma lei la sua occasione per dimostrare serietà e buon gusto l’ha persa.
Buona serata.”
Anche un pò perplesso per l’inviasione di campo Sanna ha risposto al presidente della Regione con questo post
“Francesco Rocca Sebbene stolto, come lei di fatto mi definisce, credo sia complesso ingaggiare qui un dibattito serio con un governatore che si mette a commentare scompostamente sotto i post dei sindaci che dovrebbe rappresentare, anche quando non è d’accordo.
Il mio rispetto per le istituzioni mi impedisce di azzuffarmi con lei anche se percepisco che sia questo il livello, quello del tifo allo stadio.
I suoi predecessori avranno pure commesso degli errori, come da lei sostenuto ma uno mai: portare la Regione Lazio ad un livello di confronto istituzionale così becero.
La saluto, attendendo risposte concrete alle domande altrettanto concrete che ho posto in nome e per conto di migliaia e migliaia di cittadini, senza buttarla in caciara.”
Querelle finita? Neanche per sogno. Il Presidente Rocca di tutto punto ha risposto ancora
“Pierluigi Sanna se lei non avesse citato la mancanza di informazioni ai sindaci, nonostante la conferenza stampa e le informazioni sul sito della Regione, non sarei mai intervenuto.
Lei ha scelto questo sistema di comunicazione con relativi toni e forme (peraltro segnalatomi da suoi concittadini e non perché io abbia la fantasia di seguire il suo profilo fb) ed io le ho risposto come chiedeva.
Per tutto il resto potrà rivolgersi alla commissaria chiedendole un appuntamento e vedrà che riceverà adeguata soddisfazione.
Un piccolo consiglio: In futuro più serietà e concretezza, meno post inutilmente polemici utilizzando al contrario i canali istituzionali e vedrà che non si esporrà più, non tanto al becero, come lei definisce il suo post aperto ai commenti, (almeno così mi auguro) quanto al ridicolo.
Buona giornata”
Immediatamente si è scatenata una sequela di interventi di cittadini e politici colleferrini a sostegno di uno e dell’altro contendente, generando una conversazione social che ha convolto oltre 160 persone.
Ma l’aspetto più singolare è che il presidente Rocca ha risposto anche ad alcuni cittadini che lo tiravano in ballo, poi, forse, il suo staff gli avrà fatto notare che non era più il caso di proseguire.
Attestati di solidarietà al sindaco Sanna da parte dei circoli del Pd sono stati espressi in diversi post ed il sindaco di Colleferro, questa mattina con un lungo post sulla sua pagina social ha chiuso, si spera, questo siparietto, che dal nostro punto di vista non è stato per nulla edificante.
Ora è vero che si è in prossimità di una campagna elettorale e si stanno scaldando i motori, ma temi come la sanità e i servizi ai cittadini meriterebbero una tribuna migliore e più qualificata di confronto.
Il sindaco Sanna, per il ruolo che ricopre dovrebbe ricordarsi che su alcuni temi il coinvolgimento della conferenza dei sindaci della Asl è sicuramente il tavolo di confronto su cui porre determinate questioni, mentre il Presidente della Regione, bene farebbe, soprattutto per il ruolo istituzionale che ricopre, ad usare toni più consoni al ruolo che ricopre e soprattutto ad intervenire istituzionalmente con i sindaci del territorio promuovendo delle iniziative tali da far capire soprattutto ai cittadini cosa intende fare la Regione sul versante della sanità pubblica.
L’unico risultato ottenuto, oltre alla visibilità per entrambi, e che si è’ inaugurato un nuovo corso comunicativo, quella del botta e risposta tra istituzioni ma con la sciarpetta al collo.