Nonostante le scuse di Poste Italiane e la promessa di un celere ritorno alla normalità, nei Castelli Romani (e in particolare a Genzano) non si fermano le ricezioni in centinaia di abitazioni di bollette già scadute.
Nella giornata di oggi, 4 gennaio, dopo la nota diramata il giorno prima dall’azienda, sono infatti arrivate altre segnalazioni di bollette di luce e telefono consegnate in ritardo di oltre un mese.
Questo, oltre che provocare un danno economico di rilievo per i cittadini, in particolare di Genzano, stride con quanto comunicato dall’azienda.
Nella lettera in cui si scusava per i ritardi, infatti, la stessa sosteneva che fosse “improbabile” che venissero trattenuti per mesi bollettini e corrispondenza varia, insinuando che il ritardo dipendesse piuttosto da “una molteplicità di fattori” tra cui le “tempistiche di consegna del prodotto a Poste Italiane”.
A distanza di diversi giorni e con diversi disagi provocati dalla mancata consegna, ora le vittime intendono aprire una class action.
Un breve riassunto dei fatti
Sono diversi giorni che in numerose zone dei Castelli Romani i cittadini lamentano un sostanziale ritardo nella consegna della corrispondenza da parte di Poste Italiane. Non si tratta però solo di pacchi o regali di Natale ma soprattutto di bollette, alcune delle quali recapitate oltre un mese dopo la data di scadenza del pagamento stesso.
Il disagio più grosso sembra aver colpito in particolare Genzano, nella zona tra via Silvestri, via Emilia Romagna, via dell’Aspro, via Monte Giove Nuovo, via Calabria e via della Selva. Quando hanno cominciato a girare le prime segnalazioni, diversi cittadini hanno quindi deciso di recarsi nel centro di smistamento di loro interesse, in questo caso situato nello stesso Comune, a via Angelo Resta.
Qui vi avrebbero trovato diversi pacchi di posta inevasa, lanciando così un allarme che ha ben presto allargato a macchia d’olio la ricerca dei pacchi perduti ad altre zone dei Castelli. Stando a chi si è recato al centro di smistamento di Vallericcia, in via di Mezzo (Ariccia), la situazione sarebbe molto simile a quella segnalata a Genzano.
La risposta dei cittadini
Ai cittadini colpiti da questo particolare disagio non sono quindi bastate le scuse fornite dall’azienda. Molti di loro infatti stanno già valutando di rivolgersi alle associazioni dei consumatori per presentare un esposto alla Procura della Repubblica.
Si intende chiedere il riconoscimento dei propri diritti e un risarcimento per i danni causati nella consegna in ritardo della posta.
L’associazione di consumatori Assotutela, informata dei fatti, “sta valutando di costituire un class action una volta accertato i fatti”, ha commentato il presidente Michel Maritato.
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