L’accordo programmatico tra il sindaco Mastrangeli e l’ex sindaco Marzi tiene banco nella politica frusinate, visto che questa nuova opzione mette fine all’esperienza del centro destra e da vita ad una coalizione trasversale nell’interesse della città, è quello che dice Marzi, un imbroglio secondo i dissidenti del centro destra.
A prendere posizione anche il movimento al Servizio del Popolo che interviene in questa querelle politica con il suo portavoce Dheni Paris, uomo poliedrico e sempre impegnato nel sociale e nella vita della comunità di Frosinone
Secondo Dheni Paris c’è una questione che dovrebbe essere rilevata ovvero che ne pensano le segreterie regionali dei partiti. “Sono d’accordo al varo di una coalizione che ha perso la naturale connotazione con la quale i cittadini hanno votato? ” Si chiede il portavoce di al Servizio del Popolo.

Una operazione che di sicuro avrà visto protagonista Fratelli d’Italia che, ad oggi non ha mai proferito parola sulla crisi dell’amministrazione Mastrangeli ma che di fatto non ha impedito questo accordo con la lista Marzi.
“I cittadini sono molto preoccupati perché hanno votato una maggioranza di centro destra con l’opposizione di centro sinistra vigile. Qui sta accadendo che una maggioranza blindata si è disciolta tanto che il sindaco Mastrangeli ha dovuto far ricorso ai consiglieri di opposizione, polo civico, lista marini e adesso lista Marzi. Ci chiediamo i progetti che Marzi non condivide con Mastrangeli adesso andranno bene, verranno condivisi? ” Si chiede il movimento.
“Nessuno vuole la fine di Mastrangeli, ma si sta cercando di far capire al sindaco che i progetti fatti da questa amministrazione nel tempo si sono dimostrati non efficaci e possono anche essere modificati. Se un progetto ha anomalie si possono cambiare. Già è accaduto con le piste ciclabili, la BRT, glielo abbiamo fatto capire come cittadini ed è tornato sui suoi passi.” Prosegue Paris che affronta il nodo della viabilità oggi quanto mai caotica intorno allo Scalo.
“Oggi l’errore più grande resta la viabilità e il conseguente inquinamento con il primato di città più inquinata d’Italia. La mobilità di Frosinone è stata modificata più volte, dalla precedente amministrazione e dall’attuale. Le modifiche hanno comportato un aumento del traffico e basti guardare quello che è accaduto con il traffico su via fontana unica.” Aggiunge il portavoce del movimento.
“L’errore più grande è stato chiudere il sagrato della Chiesa della Sacra Famiglia e l’intera pedonalizzazione dell’area della stazione. Questa è la strada principale per entrare e uscire da Frosinone ed è stata bloccata dalle scelte di Ottaviani prima e Mastrangeli dopo. I cittadini hanno chiesto più volte la modifica del progetto. Abbiamo fatto flash mob, incontri con il Sindaco che non vuole sentire le istanze dei cittadini. Questo non va bene, perché non c’è nessun progetto che non possa essere modificato.” Continua l’esponente del movimento civico che chiama in causa anche i consiglieri comunali
“Se anche I consiglieri comunali di maggioranza hanno firmato a suo tempo il programma presentato da Mastrangeli sindaco, non è detto che con il tempo non si possa cambiare idea, valutando con attenzione i progetti che hanno bisogno di variazioni soprattutto per il bene pubblico. I progetti nascono ma hanno da sempre le varianti. Non si può continuare a sostenere, conoscevate il progetto e lo avete firmato. Perché il tempo passa e ti fa capire gli errori da non commettere.” Afferma Dheni Paris che poi rilancia sui problemi della città.
“La città è ferma, non è più attrattiva, il traffico insostenibile, questo sta portando diverse attività commerciali tra via Marittima e via Aldo Moro a chiudere per dare posto ai minimarket etnici. La città si sta svuotando, la gente vuole andare via.” Afferma Paris che rivolge una domanda a Mastrangeli
“Marzi cosa ha intenzione di fare, portare avanti i suoi progetti o fare da stampella a Mastrangeli?” Una domanda alla quale non sarà difficile dare una risposta. Bisognerà aspettare le prossime settimana per capire cosa davvero succederà a Palazzo Munari.