Tragedia a Minturno. Questa mattina un giovane di 21 anni ha perso la vita mentre lavorava in un appezzamento di terreno agricolo nelle campagne in zona Pulcherini.
Le cause dell’incidente mortale non sono ancora note, ma da una prima ricostruzione dei Carabinieri il mezzo sul quale lavorava il ragazzo si sarebbe capovolto e per il giovane non c’è stato nulla da fare.
Continua così la scia di sangue degli incidenti mortali in agricoltura in provincia di Latina, segno evidente che, al di la delle possibili disattenzioni o fatalità, non è più procrastinabile avviare controlli serrati in tutto il comparto agricolo.
La Procura di Cassino, competente per territorio, ha aperto una inchiesta. Sul posto oltre ai Carabinieri anche i mezzi dei Vigili del Fuoco.
A Latina, invece sono partiti i primi controlli nelle aziende agricole e la Squadra Mobile di Latina con la collaborazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dell’Asl – Servizio Spresal di Latina e con l’impiego delle pattuglie del reparto prevenzione crimine del Lazio, ha fatto irruzione in una azienda agricola pontina.
Oltra a rilevare mancanze dal punto di vista della sicurezza sul lavoro, in azienda sono stati trovati almeno dieci lavoratori in nero senza regolare permesso di soggiorno.
Si tratta per lo più di lavoratori indiani, pakistani ed ivoriani. Nei confronti dell’azienda sono state elevate sanzioni amministrative, avviate segnalazioni all’autorità Giudiziaria e sospesa l’attività lavorativa in tutta l’azienda a partire dal 1 luglio.
Neanche di fronte all’orrenda morte di Satnam Singh le aziende si sono fermate ed anzi continuano ad utilizzare manodopera extracomunitaria non in regola con il permesso di soggiorno, pagati in nero senza tutele.
Una piaga veramente difficile da estirpare in questa provincia che oltre per le eccellenze agricole, eccelle per la propensione a delinquere.