Approda in libreria Fixing Banksy il libro del restauratore d’arte Alessandro Cini con una prefazione dell’avvocata Gloria Gatti.
Tra le macerie della città di Borodyanka vengono scoperti due Banksy e alcune opere dello street artist francese C215, realizzate per gli abitanti del centro pesantemente colpito dai bombardamenti russi al principio dell’invasione e in solidarietà al popolo ucraino. Una ginnasta in equilibrio tra le rovine; un bambino che sovrasta a colpi di karate un uomo molto più grande di lui; due anziani innamorati; un giovane soldato rimasto ucciso in combattimento. Sono solo alcuni dei pezzi da trarre in salvo: sottrarli alle demolizioni e preservarli è la missione di Alessandro Cini, restauratore e viaggiatore particolarmente affezionato all’Ucraina. Arricchito da fotografie scattate dallo stesso autore e più vicino alla spontaneità del taccuino di viaggio che al più istituzionale reportage, Fixing Banksy racconta la storia di una comunità che vede in queste opere un modo per preservare la propria identità, consapevole che la cultura sia l’arma di
resistenza più efficace.
ALESSANDRO CINI è nato a Rho (MI) il 30 aprile 1978. Per compensare la desolazione del luogo natio, sin dalla tenera età ha viaggiato a più non posso, prima in camper con i genitori e poi in solitaria, per piacere o seguendo progetti di volontariato. A furia di vedere chiese e castelli è diventato restauratore e nel 2007 ha aperto a Pavia una piccola azienda artigianale per la conservazione e il restauro di opere d’arte. Tra un cantiere e l’altro ama tuttora continuare a viaggiare, spesso con bussola in direzione Est a bordo di piccole utilitarie con compagni di viaggio e missioni piuttosto singolari. Sta portando avanti il giro del mondo su una Fiat Uno, a oggi arrivata, con sorpresa di tutti, in Ecuador. Ama l’arte in tutte le sue espressioni, la fotografia e le vecchie osterie di paese. Gli eventi descritti in questo libro sono anche raccontati nel documentario Arte vs Guerra – Banksy e C215 a Borodyanka di Michele Pinto e Francesca Canto, realizzato da 3D Produzioni in collaborazione con Terzo Tempo Film. Presentato in anteprima al Festival “Visioni dal Mondo”, è stato definito come «non solo una cronaca di distruzione, ma una celebrazione della resilienza umana e della capacità di trovare luce
anche nei momenti più oscuri».
GLORIA GATTI è avvocato patrocinante in Cassazione. Assiste abitualmente imprese multinazionali e italiane leader di settore, nonché prestigiose istituzioni culturali italiane e straniere, case d’asta, archivi d’artista, privati collezionisti e artisti nei diversi ambiti (civile, penale e amministrativo) del diritto dell’arte e dei beni culturali in Italia e all’estero. È sovente chiamata come docente in corsi di formazione specialistica, come relatore in convegni, seminari e webinar. È giornalista pubblicista dal 2012 e collabora con diverse testate specializzate nel diritto dell’arte e dei beni culturali in particolare con “Il Giornale dell’Arte”. È stata Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Milano.