Non c’è un vincitore in queste elezioni, se proprio vogliamo trovarlo a vincere è il partito delle astensioni, con oltre il il 53 per cento degli aventi diritto che non si sono recati alle urne ed hanno preferito fare altre in questo fine settimana. Un dato preoccupante, che dimostra la disaffezione dei cittadini alle vicende politiche e che dovrebbe aprire riflessioni profonde.
Ad Anzio è stato un testa a testa soprattutto tra Aurelio Lo Fazio, sostenuto dal Pd e da una lista civica e Pietro di Dionisio sostenuto da due liste civiche, una più orientata a destra, la lista Turano e l’altra con pezzi di centrosinistra.
Alla fine per circa 50 di voti, l’ha spuntata Aurelio Lo Fazio che sarà lo sfidante al ballottaggio di Stefano Bertollini che non supera la soglia del 47% con il centro destra unito.
Da questa mattina comincia un’altra campagna elettorale. I due candidati in lizza per la fascia tricolore di Anzio, dovranno ricominciare a correre per convincere chi vuole andare a votare di farlo per loro e sopratutto Lo Fazio dovrà cercare alleanze nella galassia frantumata della sinistra.
Resta molto problematico capire che tipo di apparentamenti potranno essere messi in campo.
Intanto Ciro Nutello, candidato di APA, AVS e Movimento 5 Stelle ha già detto che non farà apparentamenti con nessuno “Non è neanche una novità perché lo abbiamo detto già in campagna elettorale. Personalmente sono contento per come è andata anche se non nascondo che ci aspettavamo di più. Ribadisco che le nostre liste non sono disponibili a nessun tipo di apparentamento” Ha affermato Ciro Nutello che comunque raggiunge gli scranni del consiglio comunale, forte del suo 12%.
Un 12% che arriva da un elettorato tendenzialmente di sinistra e quindi un potenziale bacino di voti per Aurelio Lo Fazio che però dovrà faticare a convogliarli al ballottaggio.
Anche Lina Giannino con il suo 5% non sembrerebbe disposta a sostenere al ballottaggio Lo Fazio, lei che dal Pd è uscita sbattendo la porta.
Se Nutello ha detto subito che non sarà disponibile a nessun apparentamento, appare incerto, invece il posizionamento delle liste che hanno sostenuto Pietro di Dionisio. Posizionatosi dietro Lo Fazio, il candidato espressione di Lavinio mare ha ottenuto il 16,50%. Un risultato elettorale importante e che lo rende centrale negli apparentamenti.
Una parte degli elettori di Dionisio provengono da esperienze civiche vicine al centro sinistra, mentre la lista Turano è composta da tanti malpancisti di FDI, legati soprattutto a Rampelli, che non hanno visto di buon occhio né la candidatura del generale dei Carabinieri, abortita prima di nascere, né tantomeno quella di Bertollini.
Cosa faranno Di Dionisio, Turano e Polverini? Per ora nessuna avances è stata fatta. Peppe Polverini infatti ha detto: “Non ci abbiamo ancora pensato a cosa fare, staremo a vedere e faremo le nostre valutazioni”.
Se questo è lo scenario i due candidati sindaci al ballottaggio, Bertollini e Lo Fazio dovranno sudare le proverbiali sette camicie per vincere il turno di ballottaggio. Il fatto che Bertollini abbia raggiunto al primo turno il 47% potrebbe non contare nulla se non riuscirà a mobilitare i propri elettori a tornare al voto anche al ballottaggio. Nonostante infatti un distacco siderale con Lo Fazio, l’incognita astensione, già enorme al primo turno, sarà la variabile impazzita.
Nettuno è testa a testa tra Centrodestra e PD
A Nettuno invece lo scontro è aperto. Il professor Daniele Maggiore candidato sindaco del centro destra unito si ferma al 29%, mentre il candidato del Pd e due liste civiche Nicola Burrini al 28%. Un punto solamente di distacco e partita completamente aperta.
Dietro di loro bella affermazione del giovane Antonio Taurelli con un ragguardevole 22,97%. Cosà farà Taurelli? E’ questa una delle incognite che gravano sul tavolo del ballottaggio. C’è poi da valutare anche cosa farà Simona Sanetti che ha comunque avuto un 15% di consensi.
Sostenuta dalle liste civiche, la giovane avvocato di sicuro sarà ad ascoltare quali proposte potranno essere messe sul tavolo, soprattutto dal punto di vista delle convergenze programmatiche e di visione della città.
In ultimo resta Mauro Rizzo con il suo 4% e con il rischio di non entrare in consiglio comunale. Sarà appetibile anche il suo elettorato?
Restano tante le incognite. A spoglio in corso il candidato del centrodestra Daniele Maggiore ha rilasciato una breve dichiarazione: “Andiamo al ballottaggio ed abbiamo quindici giorni di tempo per farci conoscere meglio. Le liste del centro destra sono fatte da uomini e donne giovani alla prima esperienza, come anche io sono nuovo per la politica.”
Maggiore ha poi aggiunto:“Sono successe tante cose che hanno disorientato i cittadini che non sono andati a votare. Ci sono stati 6 anni di commissariamento su 10 e questo ha sicuramente inciso nella fiducia dei cittadini. Noi vogliamo far capire in questi 15 giorni che siamo una nuova politica, seria, robusta e spero che chiunque venga eletto si muova in questo solco.”
Il candidato del centrodestra di Nettuno ha chiuso il suo ragionamento senza fare cenni su possibili accordi o apparentamenti: “Dobbiamo ricontattare tutti ma soprattutto nei prossimi giorni vi darò due o tre anticipazioni di come vorremmo che sia la Nettuno del futuro. Non strizzo l’occhio ai partiti, per ora strizzo l’occhio a tutti i cittadini di Nettuno“