Non si è fatta attendere la replica del Comitato perla riapertura del punto nascite degli Ospedali Riuniti, dopo aver appreso del parto avvenuto nel pronto soccorso del nosocomio del litorale.
“Apprendiamo da una nota della ASL 6 che questa notte si è recata al pronto soccorso degli Ospedali Riuniti Anzio Nettuno una giovane partoriente con dilatazione completa. Non essendo la struttura (come ben sappiamo ) in grado di gestire tali situazioni poiché smantellato il reparto ostetrica e ciò che ne consegue, la giovane donna è stata condotta ed assistita presso la “sala rossa” del pronto soccorso. È doveroso il plauso per tutto il personale in servizio che ha fatto fronte alla emergenza come, d’altronde, fa fronte tutti i giorni a tutte le urgenze che si trova a gestire seppure in perenne sotto dimensionamento.” Affermano i vertici del Comitato cittadino.
La Regione dovrebbe, con la stessa enfasi della ASL 6 nel raccontare quanto accaduto, adoperarsi perché presso la struttura sanitaria in questione venga riattivato il punto nascita. Occupare la “sala rossa” di un pronto soccorso per fare fronte ad un parto in quanto la Regione Lazio ha deciso di chiudete il servizio ostetricia che copriva un territorio di 120.000 persone che raddoppiano in estate, non è il massimo. Prosegue la nota del Comitato.
“L’accaduto conferma, purtroppo, quanto sia giusta la battaglia che sta portando avanti il Comitato Cittadino per la riattivazione del punto nascita Ospedale Anzio Nettuno. A tal proposito informiamo i cittadini che a partire da mercoledì 11 Settembre saremo di nuovo presso i mercati per riprendere la raccolta firme. Nel frattempo ci recheremo in Regione per capire se il Presidente Rocca intende dare seguito alla audizione chiesta nei mesi scorsi per affrontare la questione. In caso di diniego il Comitato non intende arrendersi e valuterà le azioni conseguenti.”
Il Comitato Promotore: Dott. Sergio Mangili, Maria Cupelli, Filomena Retrosi, Patrizio Colantuono, A Little Help