“La battaglia intrapresa questa estate da parte del Comitato per la riattivazione punto nascita ha portato alla raccolta di oltre 5.000 firme con le quali è stato portato all’attenzione della cittadinanza e delle Istituzioni lo “scippo” perpetrato dalla Regione Lazio nei confronti delle città di Anzio e Nettuno.” Ad affermalo è il Comitato per la riattivazione del punto nascite.
“Ribadiamo con forza che non c’è alcuna ragione per il taglio del punto nascita presso il nosocomio locale.” Sottolinea il Comitato cittadino.
Dopo le adesioni dei cittadini è stata volta della politica che, alla vigilia delle elezioni comunali, ha votato all’unanimità un Ordine del Giorno in Regione Lazio, proposto dalla consigliera Zeppieri e annunciato alla stampa con tanto di trionfalistiche dichiarazioni da parte della stessa consigliera.
Ma passate le elezioni tutto tace e di quell’ordine del giorno si sono perse le tracce. Su questo punto il Comitato è chiaro.
“Alle adesioni massicce dei cittadini per una giusta causa, sono seguiti gli impegni di parte della politica locale alla riattivazione del Punto Nascita ed un Ordine del giorno, votato all’ unanimità, da parte del Consiglio Regionale del Lazio.” Afferma il Comitato che si rivolge alla Asl Rm6.
“Tuttavia occorre denunciare con determinazione che a queste aperture non è seguito alcunché da parte della Regione e della Direzione della Asl Rm 6.” Prosegue il Comitato.
“Il Comitato non arretra ma, anzi, intende andare avanti mettendo in luce alcune fondamentali questioni:
A seguito dell’O.d.G. approvato in Consiglio Regionale, non risulta che la Delibera di G.R. n. 869 del dicembre 2023 sia stata il alcun modo modificata.
In che modo intendono procedere i Consiglieri Regionali firmatari dell’ O.d.G. inteso alla riapertura del punto nascita di Anzio e Nettuno?
Risulta altresì fondamentale acquisire il completo progetto di ristrutturazione e di investimenti tecnologici degli Ospedali Riuniti al fine di determinare la reale volontà della Regione Lazio e della Asl Rm 6.
Sarebbe infine utile che i Sindaci di Anzio e Nettuno – in coerenza con gli impegni presi con i cittadini – richiedano la Conferenza dei Sindaci (e/o del Comitato di rappresentanza) della Asl Rm 6 per valutare e reindirizzare l’Atto Aziendale adottato nell’estate 2024 che non prevede il Punto Nascita presso il nosocomio di Anzio e Nettuno, ma al contrario, ha programmato due diversi punti nascita a distanza di 15 km l’uno dall’altro isolando completamente i territori dei nostri due comuni (110.000 abitanti).” Evidenzia il Comitato.
“I cittadini chiedono risposte concrete ed il Comitato seguirà la sua battaglia affinché venga fatta chiarezza in merito l’ o.d.g. votato all’unanimità dal Consiglio Regionale e quanto sta avvenendo in termini di smantellamento del reparto in questione. Infatti gli attuali lavori di ristrutturazione presso gli Ospedali Riuniti sembrerebbe non prevedano spazi idonei per la riattivazione del punto nascita. Qualcosa non torna.” Conclude il Comitato.
Eh già qualcosa non torna, soprattutto quando di mezzo c’è la politica impegnata nelle campagne elettorali, pronta ai proclami, ma lesta a dimenticarsene un minuto dopo.