L’inaugurazione del punto nascita all’ospedale di Velletri, prevista per il 7 febbraio alla presenza del Presidente della Regione, Rocca e l’assessore al bilancio Righini, sta suscitando polemiche, soprattutto ad Anzio e Nettuno che si sentono presi in giro da questa iniziativa che più che voluta dalla Asl, è stata imposta dalla politica.
Un servizio che ad Anzio e Nettuno non c’è, pur avendo il reparto attrezzato e che ha visto la raccolta di 5000 firme da parte dei cittadini.
In piena campagna elettorale un ordine del giorno sulla riapertura del punto nascite all’Ospedale Riuniti è stato votato all’uninaimità dal consiglio regionale, che ora fa finta di nulla.
Nonostante la bufera giudiziaria che si è abbattuta sulla Asl Rm6 in questi giorni, ieri la Asl ha diramato una nota che conferma l’apertura del punto nascite di Velletri. Un invito mandato a tutti anche ai sindaci di Anzio e Nettuno che non l’hanno presa bene.
“Ringraziamo la direzione della Asl Roma 6 per l’invito all’inaugurazione del punto nascita di Velletri, ma per noi suona come una beffa visto che per aprirlo al ‘Colombo’ è stato sacrificato quello del ‘Riuniti’ di Anzio e Nettuno”.
Lo dicono i sindaci, Aurelio Lo Fazio e Nicola Burrini, invitati alla cerimonia del 7 febbraio proprio a Velletri. “Ci saremo – aggiungono – ma a fianco dei cittadini che protestano per il punto nascita scippato e per le altre carenze del nostro ospedale. Criticità che la Asl e il presidente della Regione, Francesco Rocca, dovrebbero conoscere bene ma che andremo a ribadire a difesa della sanità pubblica sul territorio di Anzio e Nettuno”.